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30 giugno 2007

La co€renza nel calcio non esiste

di Fabrizio Riskio

Il mercato della Cavese entra nel vivo. Dopo il rinnovo delle comproprietà con il Frosinone di Aquino, Cipriani e De Giorgio, il riscatto a titolo definitivo di Tarantino dal Crotone e Unniemi dal Pisa e gli acquisti del difensore Geraldi dalla Lucchese, del centrocampista Teta dal Sorrento e del fantasista Giampaolo dal Crotone, nei prossimi giorni la triade Fariello-Dionisio-Brunetti potrebbe mettere a segno altre importanti operazioni per consegnare a Renato Cioffi una squadra sempre più competitiva. Il diesse metelliano sarà a Milano all’ATA Quark a partire dal prossimo fine settimana, ma molti contatti sono già stati avviati. Vediamo reparto per reparto come sta cambiando la nuova Cavese. Capitolo portiere. Ormai possiamo dirlo. Roberto Mancinelli è ufficialmente sul mercato. Nonostante la ferrea volontà del calciatore di rimanere a Cava e di rispettare il suo contratto che scade nel 2009 il club metelliano ha deciso di guardarsi intorno alla ricerca di un altro numero uno. Mancinelli quindi a questo punto potrebbe partire. Al suo posto potrebbe arrivare l’esperto Domenico Cecere, classe ’72, che quest’anno ha vissuto praticamente da separato in casa ad Avellino. Dionisio scommette su di lui. Cecere dovrebbe vincere la concorrenza di Botticella del Catanzaro, di Mennella del Sorrento e di Petrocco della Paganese. Potrebbe arrivare in prestito dal Frosinone anche il giovane Frattali (classe ’85). In difesa, risolto l’enigma portiere, manca un terzino destro che dovrebbe giocarsi con Arno il posto da titolare. Ametrano, Panini e Maury sono i nomi sul taccuino di Dionisio, ma non si escludono colpi a sorpresa. Sportillo dovrebbe accasarsi alla Paganese. In mediana con la conferma di Alfano e D’Amico, che ieri ha rinnovato il suo legame con la Cavese per altri quattro anni, e gli arrivi di Teta e Giampaolo il reparto è già competitivo. Potrebbe però arrivare un altro elemento di esperienza. Si aspetta una risposta da Cinelli del Gallipoli, classe ’75, tornato al Pescara per fine prestito. Dal Frosinone in comproprietà potrebbe arrivare Zaccagnini, classe ’83. In attacco tutto dipende dalle cessioni di Schetter ed Ercolano. Dionisio bracca Giglio del Napoli, quest’anno al Gallipoli, e Morante della Sambenedettese. Sul fronte cessioni andranno via Pittilino, Cerchia, Albano, Di Bonito e Manzo, questi ultimi due in prestito. Intanto da ieri sera Salvatore Campilongo ha ufficialmente firmato per il Foggia. Una scelta che in città ha suscitato molte polemiche. E pensare che soltanto una settimana fa il tecnico di Fuorigrotta aveva dichiarato che non sarebbe mai andato ad allenare i satanelli. E’ proprio vero che nel calcio la coerenza è un optional. Ma in questa storia, è il caso di dirlo, Campilongo non ci ha fatto proprio una bella figura. A Foggia con lui ci saranno Raffaele Di Napoli (all. in seconda), Enzo Cestaro (preparatore atletico) e Francesco Cotugno (preparatore dei portieri). Gli uomini passano. La Maglia Biancoblù rimane. Li aspettiamo nell'inferno del "Lamberti".

29 giugno 2007

Tradizione Scozzese

di Vincenzo Paliotto. La Scottish Cup, ovvero la Coppa di Scozia, è il secondo torneo più antico del mondo. La F.A. Cup di matrice inglese, infatti, si disputò per la prima volta nel 1872, mentre la coppa scozzese avrebbe esordito appena due anni più tardi con la partecipazione di ben 16 club. Come nella tradizione britannica, anche la coppa scozzese risulta nelle preferenze dei giocatori e dei tifosi ben più importante dello stesso campionato, ha un valore quindi di enorme importanza la vittoria nel trofeo. Il modello è praticamente identico a quello della Coppa d’Inghilterra con turni ad eliminazione diretta e finale da giocare, rigorosamente, a Glasgow in gara unica. Oltretutto gli scozzesi vantano una tradizione calcistica di notevole levatura e soprattutto consolidate gerarchie, con un peso storico e sociale non minore di quello dei cugini inglesi. Le suggestive immagini ci riportano ai quarti di finale della Scottish Cup 76/77 quando il piccolo Arbroath F.C. ( the Red Lichties), per l'occasione in completa tenuta bianca, che sul terreno di casa sfida il più forte e quotato Dundee FC, nato nel 1893 dalla fusione tra Our Boys e East End. I padroni di casa giocano in quella stagione il campionato di First Division, equivalente alla Serie B italiana, ma quasi sempre (come ora del resto) hanno militato in terza e quarta divisione, mentre gli ospiti vantano già un palmarès importante. Per l’Arbroath, squadra che rappresenta una cittadina di poco più di 20.000 abitanti sulla costa orientale della Scozia nella contea di Angus, l’occasione di ben figurare nel panorama nazionale è pressochè irripetibile. Fondato nel 1878, l’Arbroath non ha mai tagliato traguardi di prestigio ed il quarto di nobiltà contro il Dundee rappresenta un motivo di orgoglio da ricordare. Il Dundee, comunque, sul campo riesce ad avere largamente la meglio imponendosi per 3-1 e staccando il biglietto per le semifinali. Si distingue una giovane stella di appena venti anni, tale Gordon Strachan, che dopo gli esordi al Dundee avrebbe condotto una bellissima carriera con Aberdeen, Manchester United, Leeds United e Coventry City, di cui avrebbe occupato anche il ruolo di player-manager, ovvero allenatore-giocatore. Anche con la nazionale di Scozia brilla la stella di questo dotato interno di centrocampo e le sue presenze con la massima rappresentativa sono 50 con il corredo di 5 gol. I riflessi filmati sono spettacolari ed evidenziano aspetti del mondo del calcio addirittura inimmaginabili. Con i tifosi del Dundee che addirittura invadono pacificamente il terreno di gioco al gol di Sinclair, subentrato ed autore di una doppietta. Del resto il piccolo impianto dell’Arbroath il Gayfield Park non è contornato assolutamente da transenne o barriere divisorie. Bellissimo respirare questa atmosfera di agonismo e sportività per festeggiare la gioia ed il sogno di un piccolo club e l’affermazione di un altro di più nobili tradizioni. Anche se poi l’edizione della Coppa di Scozia 76/77 sarà ad appannaggio del Celtic Glasgow, che batte in finale ad Hampden Park di misura i cugini del Rangers. Tuttavia, la Coppa di Scozia resiste a qualsiasi influsso del calcio moderno, conservando lo stesso fascino e la stessa imprevedibilità. Esistono ancora le "giant-killing", vale a dire squadre di divisioni inferiori che eliminano le più titolate, e nel 2006 il Gretna FC, squadra di una divisone equivalente alla nostra C1, ha perso in finale la Scottish Cup contro gli Hearts Edimburgo soltanto ai rigori.

27 giugno 2007

dal web...

kurvenblick.de è un sito tedesco che raccoglie parecchi documenti audio/video sulle tifoserie di tutto il mondo. L'utlimo aggiornamento della sezione "italien" riguarda proprio noi. Buona visione. Image Hosted by ImageShack.us

24 giugno 2007

ULTIM'ORA...2,03!

MILANO,24 GIU-Antonietta Di Martino ha migliorato ancora il primato del salto in alto donne durante la Coppa Europa First League a Milano portandolo a 2,03 m. L'azzurra, 16 giorni fa, aveva migliorato lo storico record di Sara Simeoni (2,01, del 1978) saltando 2,02. In precedenza aveva anche uguagliato il primato indoor. Oggi il nuovo record. Il salto dei 2,02

21 giugno 2007

..Poveri pesci!

Nel mentre la calura avanza e le ventole fanno fatica a raffreddare i PC, il programma di posta ci avverte che sul blog è arrivato un nuovo simpatico messaggio... Ops, un "anonimo pesciolino" ci invita a guardare un suo esilarànte video su YouTUBE in risposta al nostro "GoodBye Foggia". Presto fatto. Copio e incollo l'indirizzo, inviatoci con tanta premura, e cosa trovo? Una bella foto di FRANCO DA DALT (calciatore trasferito dal FG al Varese nel mese di Gennaio), con sotto la didascalia: MASTRONUNZIO! Ora è sempre più chiaro...a Salerno, c'è confusione. Tant'è che nei giorni scorsi,dopo aver letto sui giornali "CROLLO a Salerno" (CHE FORTUNATAMENTE NON HA AVUTO CONSEGUENZE) molti tifosi granata hanno esclamato: - Finalmente il giocatore che mancava! -

18 giugno 2007

GoofBye Foggia

Il calcio è crudele...

09 giugno 2007

LA CAVESE VOLANTE!

Antonietta Di Martino salta 2,02 e oscura la Simeoni Torino, 8 giugno - Antonietta Di Martino entra nella storia: ha superato i 2,02 metri nel salto in alto. Si tratta del nuovo record italiano. E a crollare è il primato stabilito da Sara Simeoni il 4 agosto del 1978 Brescia e il 31 agosto dello stesso anno durante gli Europei di Praga. Un leggendario record di 2,01 metri. Antonietta Di Martino e` riuscita nell`incredibile impresa di superarlo al meeting internazionale Primo Nebiolo, una manifestazione organizzata dal Cus di Torino. La misura di 2,01 e` stata superata al terzo tentativo, con uno straordinario salto di 2,02 metri. Peccato solo che questa prestazione, la seconda al mondo nel 2007, non le sia servita per vincere. Il successo, infatti, e` andato alla svedese Kaisa Berqvist. Antonietta Di Martino e` nata il primo giugno 1978 a Cava de` Tirreni. L'atleta delle Fiamme Gialle e` alta 1,69 metri e il suo peso forma e` di 57 chilogrammi. In questo 2007 per lei magico e` stata anche medaglia d`argento agli Europei indoor di Birmingham...E NOI AVEVAMO PREVISTO TUTTO!

07 giugno 2007

Tutti all'ASTA!

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06 giugno 2007

Goodbye Spazio...

Si conclude un campionato che ci ha visto (nel bene e nel male) assoluti protagonisti, ma tra i ricordi più divertenti di quest'annata ci sarà senza dubbio quello della trasmissione televisiva "Spazio Bianco Blu". Non era facile dar vita ad un nuovo contenitore di informazione aquilotta, sia per la presenza della già validissima "Obiettivo Cavese", sia per il pessimismo cosmico che serpeggia (a prescindere) in molti dei miei concittadini... Ciò nonostante il buon Fabrizio Rikio, in arte Prisco, è riuscito a convogliare intorno a sè una serie di energie positive che hanno fatto la fortuna dell'appuntamento settimanale del martedì sera dove, oltre agli ospiti sempre graditissimi, una vera e propria banda si è divertita a narrare le gesta di una delle più esaltanti stagioni della Cavese. Da tifosi per tifosi, è stato sempre questo lo spirito della trasmissione, che sebbene alcuni hanno definito eccessivamente "nazional popolare" ha sempre evitato sterili polemiche e scoop inutili che, in determinati momenti, avrebbero solamente minato la tranquillità dell'ambiente. Hippo Amaturo, Erasmo da Rotterdam, Entusiasmo De Caro, Paliotto & Strippoli (a proposito il passaggio del microfono diventerà sport olimpico ndr), Sicario, U'Romano, Petrolini e tutti gli amici che si sono avvicendati in redazione capitanati dall'instancabile Riskio hanno reso i miei (e spero anche i vostri) martedì, qualcosa di cui dispiace dover fare a meno. GRAZIE A TUTTI! Guarda il video della prima puntata.

04 giugno 2007

Odio gli altri sport!

Fossimo stati appasionati di curling, avremmo sicuramente vissuto un inizio settimana diverso... Fossimo stati convinti assertori dello Spirito Olimpico, la sconfitta non apparirebbe certo così pesante. Invece no! Siamo malati di calcio, nel bene e nel male destinati a soffrire, condannati a tenere sotto sforzo il cuore con la speranza che non esploda al gol dei nostri beniamini o, peggio ancora, alla rete del Mastronunzio di turno... Fossimo stati appassionati di un altro sport non avremmo la speranza (che già oggi, timidamente fa capolino) che l'anno prossimo sarà la volta buona! Fossimo stati...ma non è così! NON SEMPRE VINCE IL MIGLIORE E L'IMPORTANTE NON È PARTECIPARE...MA ARRIVARE IN CAMPIONATO PRIMA DEI GRANATA! Onore al Foggia e chiaramente FORZA LUPI!

03 giugno 2007

CAVESE 3 - Foggia 1

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01 giugno 2007

Non è ancora finita.

“Il Guerriero della Luce crede.

Poiché crede nei miracoli,

i miracoli cominciano ad accadere”.

Paulo Coelho

Il Guerriero della Luce. L’ultimo ad arrendersi, il primo a metterci la faccia. Il Guerriero della Luce non conosce paura, affronta le difficoltà, ne conosce i pericoli, protegge i suoi uomini, combatte il nemico. Il Guerriero della Luce sa quando è il momento di scendere in campo. Il Guerriero della Luce sarà ognuno di quelli che andranno allo stadio, sarà chi, lontano dal Simonetta Lamberti avrà la radio come strumento e il cuore come arma per battersi fino alla fine. Il Guerriero della Luce sarà ognuno di quegli 11 ragazzi chiamati a combattere ancora una volta per vincere. Il Guerriero della Luce sarà chi non potrà andare allo stadio perché lo Stato lotta un nemico senza ascoltarlo, si chiama Ultras. Il Guerriero della Luce crede. Cavese-Foggia non è ancora finita.

continua...