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16 marzo 2006

Evoluzione granata...

Come la scimmia ha dato origine all'uomo moderno, così l'evoluzione, nel suo benevolo evolversi, è passata dal pisciaiuolo al cavajuolo. Il tifoso moderno ha un oscuro passato che vi possiamo dimostrare con il reperto che ci è pervenuto e che vi mostriamo. Pubblichiamo inoltre il post di un amico salernitano che in risposta al nostro sfottò ci ha onorati della citazione storica che segue. Lo ringraziamo per la collaborazione e lo invitiamo a trovarsi un nick carino e a venirci a trovare più spesso.... Si alla goliardìa No alla violenza... Le origini della data di fondazione della colonia romana denominata "Salernum" ci riportano al 197/4 a.C., ma esistono testimonianze storiche che fanno risalire la nascita della città a circa tre secoli prima. Alcuni reperti datano la presenza di insediamenti abitativi (nei pressi di Buccino) addirittura al III millennio a.C. Altri importanti ritrovamenti archeologici testimoniano la stratificazione delle principali civiltà del Mediterraneo: gli Osci, gli Etruschi, i Greci, i Sanniti (Capuani e Lucani), i Romani. Fu intorno al 280 a.C. che i Romani, in seguito alle guerre sannitiche, conquistarono l'intera Campania, istituendo, tra le altre, le colonie di Paestum e Salerno. "Salernum", posizionata sulla via Popilia nel territorio dei Picenti, era molto ricca e produttiva ed in pochi secoli riuscì a diventare una delle colonie romane più importanti dell’Italia meridionale. Tra il V ed il VI secolo d.C., Salernum fu dominata dai barbari e dai bizantini. Successivamente, divenne terra di conquista dei Longobardi. Con il dominio del duca longobardo Arechi I, Salernum fu incorporata nel Ducato di Benevento (646), per poi diventare Principato. Il duca Arechi II vi costruì il castello che ancora oggi porta il suo nome e che offrì un rifugio anche a Carlo Magno. Dopo varie successioni, Salerno fu dominata dal principe Siconolfo, che divise il già piccolo Regno nei due Stati di Benevento e Salerno, divenendo così il primo principe di Salerno Capitale. Il principato di Salerno durò 250 anni e cadde per mano dei Normanni, guidati da Roberto il Guiscardo. Il processo di cristianizzazione della città (VI secolo) portò alla costruzione di numerose chiese, molte delle quali ancora oggi splendidamente conservate. Fu un fiorente centro economico e culturale, che visse un periodo ancor più ricco e significativo durante la dominazione normanna degli Altavilla, successiva a quella longobarda. In questo periodo (IX secolo), Roberto il Guiscardo, uomo di animo nobile ed amante delle belle arti, arricchì la città con chiese, efficaci opere di restauro e fortificazione, costruzioni di monumenti (basti pensare all’imponente Duomo, nato in onore di San Matteo, ed al castello di Terracena). Il Guiscardo fu anche un uomo di scienza, rendendo la città la patria della Scuola Medica Salernitana, considerata la più antica istituzione medica dell’Occidente europeo, che raggiunse la sua apoteosi nel XII secolo, sotto la rigorosa direzione di una corporazione di medici laici. Grazie allo storico Giovanni da Procida ed a Manfredi, uno dei più famosi cittadini salernitani, la città fu il palcoscenico di due grandi eventi: l’ampliamento e la ricostruzione del porto (restaurato nel 1318 dal re Roberto d’Angiò) e l’istituzione della Fiera di San Matteo, la più significativa dell’Italia meridionale. La decadenza era, però, alle porte. Con l’avvento degli Svevi, nella metà del XII secolo, la città divenne terreno di malcontento e rivolte. Gli invasori successivi (Angioini, Aragonesi, Spagnoli) si alternarono alla guida di Salerno fino al XV secolo, facendola precipitare in una grave crisi sociale ed economica, con una popolazione che nel XIV secolo, nel massimo del dominio spagnolo, raggiunse i circa 10mila abitanti. Le date del 1656 e del 1688 furono l’amaro teatro di due violentissime tragedie: la peste ed il terremoto. Una lenta, faticosa rinascita della città si registrò solo nel XVII secolo, con la fine dell’impero spagnolo e con i benefici del nuovo ordine politico. Anche nell’arte si registrò una nuova progettualità. A Salerno si affermò lo stile rococò, che portò alla costruzione di strutture di grande interesse di natura storica ed architettonica. Nel 1799, Salerno aderì alla Repubblica Partenopea. Salirono al trono prima Giuseppe Bonaparte, poi Gioacchino Murat, che nel 1811 emanò il decreto di soppressione della Scuola Medica Salernitana. Gli ordini religiosi furono soppressi, invece, nel 1807 e tutti gli edifici monastici (che nel ’500 erano ben 20) divennero di proprietà del Demanio dello Stato. Un periodo di grandi entusiasmi e passioni caratterizzò il Risorgimento a Salerno, che il 6 settembre 1860 accolse con una gran festa Giuseppe Garibaldi. Le amministrazioni che si susseguirono a Salerno diedero un progressivo miglioramento alla città, che continuò a crescere ed a produrre fino alle soglie della Seconda Guerra Mondiale. Nel settembre del 1943, Salerno fu il punto strategico dello sbarco degli alleati angloamericani, divenendo addirittura la sede del Governo Badoglio dal 12 febbraio al 15 luglio del 1944. Uscire dalla crisi di una guerra mondiale è un’esperienza dura e dolorosa, ma la città di Salerno lentamente è riuscita a migliorare, arricchendosi da un punto di vista economico e sociale e sviluppando un notevole incremento sul piano urbanistico e demografico. Vivace centro agricolo, industriale e commerciale, dotato di un importante porto, nodo di comunicazione cruciale tra due delle zone turisticamente più note della Campania, la Costiera Amalfitana e la Costa del Cilento, attualmente Salerno presenta un volto prevalentemente moderno, pur conservando un interessante e caratteristico centro storico, ricco di edifici e monumenti di notevole importanza e bellezza. Oggi Salerno corre verso una caratterizzazione sempre più marcata, che pone al centro del proprio sviluppo il turismo e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, che, insieme alle bellezze naturali del luogo, rende "Salernum" una delle mete più ambite d’Europa.

44 Comments:

At giovedì, 16 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Credo che non si debbano miscelare calcio e storia, non credo che i goals li realizzino i personaggi storici, mi piacerebbe però utilizzare questo blog che ho seguito all'inizio divertito perchè da amante del folklore che il calcio riesce ,anzi, riusciva ad esprimere (purtroppo), volevo farmi 2 risate su quello che gli amici di Cava realizzavano (anche se però l'avrei apprezzato di più quando la Salernitana faceva record in B e contro la Lodigiani in C c'erano 35.000 spettatori..., ma questo è un altro discorso mi rendo conto che al di là dell'orgoglio di appartenenza c'era poco da essere rivali), volevo approfittare, dicevo, perchè la rete da la possibilità di comunicare ed esprimere idee ed opinioni anche con chi era impossibile (anche perchè per rispondere bisogna leggere quello che scrivono e quindi pensano gli altri), per precisare rapporti storici e non tra Salerno e Cava.
Cava o meglio il Corpo di Cava nasce grazie alla Badia voluta da S. Alferio UN SALERNITANO....che ben presto crebbe in tale santità che la sua fama si diffuse nei paesi circostanti, cominciarono ad affluire discepoli bramosi di seguire il suo esempio e gente di ogni ceto in cerca di consigli e di soccorso. Si impose allora la necessità di costruire un monastero sufficiente per una dozzina di religiosi ed iniziò la costruzione del monastero e della chiesa nello spazio angusto tra il fiumicello Selano e la grotta Arsicia. Sorse, così, la Badia di Cava che egli dedicò alla Santissima Trinità. Era l'anno 1011 secondo alcune fonti o, forse, qualche anno più tardi. Comunque nell'Archivio Cavense si conserva gelosamente il primo diploma di donazione del 1025, con il quale i principi di SALERNO Guaimario III e IV concedono in proprietà al monastero la fascia terriera comprendente la Grotta Arsicia e l'ampia zona sovrastante su cui poi sorse l'attuale Corpo di Cava.
Cava nasce in una fase storica del nostro medioevo che vede la fine della presenza di popoli ex barbari ormai romanizzati dalla cristianità, e con la presenza sulle coste meridionali di incursioni di predoni saraceni che generano il fenomeno dell'arretramento delle comunità verso l'entroterra.
Di fatto, pur essendoci rare domus romane (ma la Campania felix era il luogo delle "seconde case" dei romani più potenti, il fenomeno è comune basta pensare alla Villa Augustea a Somma Vesuviana), non esiste una Cava romana, basterebbe infatti dire a chi millanta storia qual'era il nome di Cava dei Tirreni romana (gens metellia, vallate ed altro non sono una città romana!) o qual'era il decumano maggiore e il minore (il primo che dice Borgo Scacciaventi si merita un pernacchio!).
Possiamo dire quindi che Cava è figlia di Salerno, la Badia è il luogo di culto più importante del principato ed è protetta dalla potenza militare di Salerno dove ci sono longobardi prima e normanni poi a difesa dell'unico tratto costiero mai violato dai pirati saraceni (la leggenda dei 40 normanni e della strage dei saraceni all' isolotto da cui il nome Carnale, attuale Torrione).
Di fatto con la fine dei Normanni e con essa lo splendore di Salerno, della sua scuola medica (soppressa definitivamente da MURAT secoli dopo), della prima moneta coniata sul suolo italico dalla fine dell'Impero Romano (il follaro, la monetina che oggi trovate riprodotta sulla Pasta Amato con la scritta Opulenta Salernum)finisce anche il periodo più importante per la Badia.
Qualcuno ora dirà dei possedimenti, dei commerci, etc,etc, della Badia...con la fine di un Principato potente che ne vanta diritti e protezione la Badia diventa COSA DELLA CHIESA non certo dei territori o delle popolazioni che la circondano e solo marginalmente ci sono benefici per i locali (è la costante del fenomeno del monachesimo, difficilmente ci sono potenti vicino ai monasteri una volta che la Chiesa se ne impossessa.
Tutto questo per dire che tra Salerno e Cava non c'è mai stata la rivalità che il calcio potrebbe far credere, anzi è proprio con il periodo di maggior splendore di Salerno che Cava prima nasce per custodirne i valori religiosi e poi si sviluppa da Salerno difesa.
Veniamo ai giorni nostri, il declino di Cava comincia con il ricrearsi di una situazione pre Badia...mi spiego, la zona metelliana non avendo motivi urbanistici importanti era in tempi antichi un tratto di passaggio, una strada tra colline che da Salerno portava a Nuceria (quella si, mi dispiace, più fratelli che cugini cari, importante in tempi remoti, costruita al centro di una piana fertile, difendibile e sul bivio che portava da una parte verso Salernum e dall'altra verso il Sannio e quindi le Puglie, l'equivalente di Capua ma a Sud).
Oggi con la galleria ferroviaria nuova e l'autostrada Caserta Salerno, Cava è ritornata bypassabile e la Salerno Napoli è ormai una mulattiera regionale non certo un' autostrada, guardate la data della loro messa in opera e chiedete del declino mercantile ed industriale di Cava ai vostri genitori...
Paradossalmente solo una Salerno finalmente capoluogo riconosciuto ma non matrigna (non lo è mai stata, Salerno è dei forestieri!!), capace di offrire alberghi, Polo Fieristico, Porto Turistico capiente, Aeroporto e collegamenti può segnare la rinascita di se stessa e delle zone immediatamente vicine, e Cava a 5 km è Salerno in collina!!
Un' ultima nota civica e sociologica, Salerno e Cava da madre e figlia stanno avendo lo stesso destino. Una parte negativa della nostra regione (la Napoli che non mi piace)acquista immobili ed attività nelle nostre città, creando un fenomeno gravissimo, l'allontanamento di salernitani e cavesi dalle loro città, cosa che porterà inevitabilmente a far venire il senso di appartenenza....siete proprio sicuri che sia Salerno il vostro nemico?
Parlando di calcio: i vecchi cavesi ricordano la Salernitana della B del 1966, vuoi perchè era l'unica realtà calcistica professionistica del tempo, vuoi per la gioventù perduta ma tutti ricordano pierino Prati e Tom Rosati. Io ricordo l'anno della promozione in C della Cavese che piccino ricordo i pulcini che facevano C,C,C, buttati in campo e a Salerno si diceva che con anche Cava in C poteva aiutare Salerno ad andare in B. Ricordo una mangiata di milza tutti insieme a casa di amici...la milza altra tradizione di derivazione salernitana e comune quindi ad entrambi, ah l'antropologia che bella cosa!!! (a San Matteo è un classico, il profumo si arrampica dai vicoli di Salerno fino al Castello d'Arechi, ereditata dalla scuola medica che per costringerti ad usare l'aceto per disinfettare le visceri, ha iniziato l' usanza...)
Ultima cosa, ho letto di Grazie Pistoia e Grazie Gela, potrei dire e Grazie Marulla scritto in tutte le lingue o la bandiera cavese sventolata a Bergamo da tre persone (bandiera tirata fuori a curva bergamasca svuotata, sai com'è, fino ad allora avevano sventolato quelle della Lega....) ce ne sarebbero di stronzate che tutto sommato non andavano fatte, ma tant'è...avvolte mi viene da pensare a cosa sarebbe stata una Salernitana amata e seguita da tutta una provincia, ultras da Nocera, Cava, con il loro carico di amore e non di odio imbecille, senza per questo rinunciare al senso di campanile e penso..che c'emm pers..uno sciamano insieme a Ciccio Rocco, sai che spettacolo... altro che Roma o Napoli (anche se i romanisti ancora parlano del nostro calore e colore).

Ora vi saluto augurandovi le migliori fortune..con un complimento a Bue is the Color, sei un mago di Adobe, sono veramente sfiziosi i tuoi fotomontaggi, ma la curva se sei un ultras non va toccata, quello che abbiamo fatto in questi anni è stato frutto di sacrifici, di collette, di notti insonni e di passione, le coreografie non le ha mai pagate nessuno e con il "sangiuseppese" non siamo mai scesi a compromessi, chi è Ultras rispetta chi è Ultras...
per Pedro, io non sognerei mai un mondo senza Cava, se potessi incontrarti ti mostrerei i 100 angoli di Salerno, il fascino dei suoi vicoli che sono rimasti intatti nella topografia della città romana (cosa che in Italia hanno solo Lucca e Siena), l'umanità dei salernitani veri che scoprirai essere identica a quella dei salernitani di collina, i cavesi....
ci sono due strade per vivere un evento, quello solito degli imbecilli, e quello nuovo, rivoluzionario della passione pura..scopritelo anche su questo blog...
ciao

 
At giovedì, 16 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Mi dispiace, ma hai detto una serie di inesattezze che posso smentire testi alla mano. Le hai dette bene ma sono sempre cose non vere, domandati i Tirreni chi sono, chiediti come chiamavano i Greci gli Etruschi! Comunque non posso scrivere un post lungo come il tuo perche' non ho molto tempo a disposizione. Ce ne sarebbero cose da dire, la nostra e' una rivalita' storica non calcistica.
La citta' dei portici con il corso piu' bello ed unico del Sud Italia e' cosi' bella perche' e' stata vissuta ed abitata nei millenni da noi. Che peccato devo lasciare continuerei per ore ad argomentare....................

 
At giovedì, 16 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

..se leggi bene ho fatto una domanda, il nome di Cava sia essa romana, o greca, o etrusca, ed è una domanda precisa, la Salerno etrusca è Irintha, (all'altezza dell'attuale Fratte) il nome di Salerno romana è Salernum o Salternum, ma Cava prima della Badia?...la città dei portici abitata da millenni?..... ma che dici..rivalità storica.....dal sito del Comune di Cava (per non sembrare fazioso)" Gradualmente, il centro amministrativo della città si spostò dal Corpo di Cava, villaggio fortificato nelle immediate vicinanze della Badia, al Borgo Scacciaventi, detto anche lo commerzio: i pilastri ottagonali che vediamo ancor oggi risalgono al principio del '400.(SI INTENDE 1400!!!) "...abitata da millenni?...rivalità storica... ma che dici...
Pernacchio meritato, ragazzi lo boccio!!!!

 
At giovedì, 16 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

...si chiama commerzio perchè era la piattaforma naturale tra la antica strada che portava a Salerno i mercanti e i monaci e la gente del Corpo di Cava, ed era lì in occasione dello stazionamento doganale che si svolgevano i primi commerci arrivati nel Principato, in seguito li si sviluppò la Cava attuale.(Niente Badia, NIENTE CAVA!!!!!!) Monte Castello era in origine a guardia della dogana del principato(era sulla antica strada che iniziava il confine doganale del principato di Salerno, e lì c'erano anche le torri uccellaie con la tradizione longobarda della caccia al piccione, questo per amor di precisione e per amore della storia della mia terra che è ANCHE CAVA!!!!! torri che andrebbero recuperate e non fatte morire nell'abbandono!!!!!!)

 
At giovedì, 16 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Ti ho detto, e spero che tu sappia leggere, che c'e' un ampia bibliografia in merito. Ti confesso che i saccenti come te, che credono di sapere, ma dicono solo inesattezze senza umilta' li boccio e quanti ne ho bocciato, forse ho bocciato anche te e non lo sai ( dipende dalla tua eta'e se hai frequentato l'universita', spero di no perche' sarebbe una sconfitta per il sistema formativo italiano). Sottolineo che la nostra storia e' molto antecedente
alla venuta di Sant'Alferio e ti posso anche insegnare una cosa ( ma questo mi irrita perche' miglioro le conoscenze di un pisciaiuolo ) Alferio Pappacarbone era un LONGOBARDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!! Ambasciatore di un Principe LONGOBARDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO di nome Guaimario III che DOMINAVAAAAAAAAAAAAAAAAAA il vostro borgo marinaro. Non erano autoctoni ( capisci cosa significa ) erano LONGOBARDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Erano CONQUISTATORIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Comunque e' sempre valida la frase: " Non discutere con un idiota perche' prima ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza" e rimprovero me stesso per questa dimenticanza. Fai una cosa, approfondisci e torna tra una ventina di sessioni. Io non ci saro' e non ti rispondero' piu', cosi', forse, l'esame riesci a prenderlo.
Ma perche' perdo tempo con chi non capisce, non e' colpa sua poveretto, ma non posso raccontargli tutto in poco tempo.
OK BOCCIATO!!!!!!!!!!!!!!

 
At giovedì, 16 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

nel tuo post, non so se volutamente o meno, hai tralasciato il periodo di vera nascita e fioritura di Cava, ovvero quello che parte con l'erezione di Cava a città (1394), e che dal XV secolo vede la Città della Cava assurgere a livelli sempre più importanti, e non parlo di episodi singoli come la Pergamena Bianca, ma soprattutto mi riferisco alla forza economica che la tradizione mercantile di Cava, iniziata allora, stava dando alla città. Ricordo ancora il mio prof di storia del diritto italiano spiegarci l'origine della rivalità tra Cava e Salerno, dovuta principalmente alle esenzioni fiscali di cui godevamo, e che ci hanno portato ad avere ad esempio l'epiteto di votacannuoli, che vista la tua cultura saprai benissimo da cosa deriva. Invece, qualche buontempone dell'epoca, in mancanza di meglio da fare, si inventò storielle che oggi qualcuno ancora ripete pensando di essere spiritoso, e che all'epoca il Braca raccolse nelle famose Farse Cavaiole.
Ma quel che più mi preme sottolineare, pur apprezzando la civiltà del tuo post, è che ben difficilmente si potrà arrivare a una comunione di intenti tra di noi e ti spiego il perchè citando qualche episodio da me vissuto: come posso io essere amico dei salernitani, quando l'unica volta che ho avuto paura allo stadio, nel lontano 1980, poco più che bambino,fu a causa di una carica da parte di inferociti pseudotifosi salernitani; come posso esserlo, quando nell'estate 1982 (Cavese in B...) mi trovo in Inghilterra in un gruppo misto da mezz'Italia, con altri 2-3 cavesi, a dover fronteggiare i salernitani del gruppo che per tutto il tempo non fecero altro che romperci i coglioni e provocarci, e dovetti far ricorso a tutta la mia pazienza per non fare a botte ogni giorno; come posso esserlo, quando ancora ho negli occhi l'esultanza di alcuni bastardi, in vacanza nel mio stesso posto, alla notizia della retrocessione della Cavese del 1986 (quanto ho goduto pensando a loro quest'estate, scusami ma quanno ce vo' ce vo'); come posso esserlo, quando scendo al Corso a Salerno anni fa, incontro un amico di università tifosissimo granata, che si lascia scappare che Cava è una bella città, e un suo amico che lo sente pronunciare queste parole gli grida, rosso in faccia, che per quel che ha detto dovrebbe andare via da Salerno... questa è la mia esperienza coi salernitani, e purtroppo non ho particolari episodi positivi tali da indurmi a cambiare idea. Sto facendo di tutt'erba un fascio? Forse... ma sai, dal tuo pur pacato post, pure spunta qua e là l'autoconsapevolezza di chi pensa di essere superiore, e che gli si debba obbedienza per questo, come provocatoriamente veniva a sostenere qualcuno (spero non fossi tu) nel forum di cavesecalcio recentissimamente. Voi siete superiori, sì, ma solo di numero, ricordalo; e alla quantità io ho sempre preferito la qualità. Noi siamo fieri di essere cavesi come tu lo sei di essere salernitano, ma non chiederci di più. Entrambi, ovviamente, abbiamo il dovere di comportarci da persone civili come pensiamo di essere, e spero che, se l'anno prossimo ci incroceremo sul campo, sapremo dare all'Italia intera una manifestazione di sportività pur nella nostra diversità!

 
At giovedì, 16 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

non ti ho offeso ne usato toni grevi, forse se hai bocciato qualcuno siamo colleghi,(ma quando ho bocciato qualcuno non l'ho mai fatto con il tuo sottile piacere) ma resto sempre in attesa del nome antico di Cava......riguardo al non essere autoctoni ti faccio notare 2 cosine....1 i longobardi MIGRAVANO e quindi dopo 100 anni diventavano..AUTOCTONI..2 il quartiere dei barbuti era il quartiere dei Longobardi...e i salernitani veri sono quelli che sono nati li......forse sono io che perdo tempo...attendo il nome di Cava antica......

 
At giovedì, 16 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

..per l'amico successivo...ho parlato di origine della città...io dico solo che a sentire di rivalità sembra che nei secoli ci siano state guerre continue come nella Toscana dei Comuni pre era medicea...il Sud è nazione da sempre e inventare una rivalità cercando di nobilitare una fetentissima partita di pallone con motivazioni storiche è da scemi, poi ognuno a tifare per la sua squadra ci amncherebbe, ma un tantino di equilibrio non guasterebbe

 
At giovedì, 16 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Marcina ti suona familiare Pisciaiuolo?

volevi il nome.. eccotelo

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

..decidiamoci Marcina era sul mare a 100 stadi da Stabiae, c'è chi dice fosse l'attuale Fratte (il mare arrivava fino all'attuale Via irno), chi Vietri (ma il territorio era decisamente limitato) e dove sono i resti di favolosi templi e terme citate da Strabone Geografia, 5, 4, l3: «tra le Sirenusse e Posidonia»?

..ritenta

PS(il Decumano maggiore a Salerno era Via dei Mercanti, Il Minore era Via Tasso)

..continuo ad aspettare....

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

..per Marcello, io salernitano doc, e tifoso da sempre ho tantissimi amici di Cava e con alcuni "ho spartut suonn e fame", sono cavesi doc giustamente fieri di esserlo come io di essere salernitano, per un Salernitana Cavese e un Cavese Salernitana, perchè da tifosi veri vogliamo viverlo nelle curve, sappiamo che saranno giornate di calcio ma anche di ansia per gli amici che stanno dall'altra parte; dico solo che la rivalità è una cosa, l'odio è un'altra, montarlo poi di considerazioni esagerate e fuori luogo è stupido, sono un ultras della mia città, ma so bene che ospedali, mezzi pubblici, equilibrio ambientale, lavoro valgono più di una squadra di pallone....fermo restando che se perdono li/vi metterò in croce a forza di sfottere....

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

L’antica Marcina, che i Tirreni fondarono almeno 1500 anni prima della venuta di Cristo. Come si legge in altri scritti Marcina fu poi occupata dai Greci nel VII secolo a.C., dai Sanniti nel 422 a.C., dai Lucani nel 339 a.C., dai Romani nel 307 a.C. e dai Picentini nel 268 a.C.. Nell’antichità era celebre soprattutto per il tempio di Giunone Argiva. Sotto i Romani, una parte del suo territorio venne, probabilmente, abitata da qualche membro della famosa gens Metella; da qui il nome di Metelliana che sin da allora fu dato all’attuale verde valle di Cava de’Tirreni. Secondo l’opinione più comune e probabile, Marcina fu distrutta verso il 455 dopo Cristo dal feroce Genserico il quale quell’anno, alla testa dei suoi vandali, partì dalle rive dell’Africa per venire a razziare in Italia. Di quella fiorente Città del Medio Evo resta un labile ricordo col nome di Vietri o Beteri, oggi Vietri sul Mare, correzione di Urbs Vetus ovvero città Vecchia.
"Il territorio marcinese prima e cavese poi comprendeva quelli attuali di Cava de’Tirreni, Vietri sul Mare e Cetara.
Marcina fu fondata dai Tirreni, discendenti di Jafet, primogenito di Noè, che dalla Palestina e Fenicia si spinsero in Italia. Fu poi abitata dai Greci, dai Sanniti, dai Lucani, dai Romani e da i Picentini".
Ti consiglio lo storico Canonico Andrea Carraturo (n. 17.08.1739 / m. 17.04.1807) alla pag. 166, capitolo IX - Tomo I. E' un approccio preliminare per iniziare a studiare un po' di storia Cavese. Poi vorrei dirti che io non provo piacere a bocciare ma cerco di promuovere i meritevoli. Ora non sono professore ma, quando lo ero, cercavo di stimolare i miei allievi a cercare la verita' non le false verita'. Il pezzo di Strabone dal greco e' stato da me tradotto dal greco quasi venti anni or sono. Se sei un esperto saprai che nelle sue descrizioni geografiche esistono molti "equivoci" ( dovuti ad una serie di problematiche, troppo lungo questo discorso.....). Infine gli attuali confini di Cava non sono quelli effettivi perche'Marcina comprendeva l'attuale valle e........ ( ok come sopra descritto). L'hai vista la colonna di Piazza San Francesco a Cava? Dove e' stata ritrovata? Da quale tempio proviene?
Ok e' troppo lungo il discorso, ci rinuncio ma ti chiedo di non chiamarmi piu' in causa e di smetterla di dire falsi storici. In questo ha ragione Marcello, il vostro problema e' quello di sentirvi superiori. Caro Marcello spero di incontrarti presto e di raccontarti la storia di Salernitana - Grande Torino trasmessami da un testimone oculare.
FORZA CAVA

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

ma i 100 stadi che nominavi... erano 100 Arechi o 100 Vestuti (dove tra qualke mese vi rinchiuderemo tutti) ?

e non sfrocoliare Ultimo che poi fai figure di merda!

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Signori.Vi ringrazio tutti!
Avere tali dotte e precise argomentazioni è per me un vanto!
Grazie per aver preferito il mio space per discutere di ciò!

Non dobbiamo dimostrare di essere superiori gli uni agli altri.
A me basta essere orgoglioso di vivere nella propria Città.
Devo dare atto ai salernitani di averlo dimostrato negli ultimi 20 anni.
I cavesi lo hanno dimostrato qualche secolo fa ma non è importante chi arriva primo.
Il derby sarà il trionfo della goliardìa e la morte della violenza.
Ne sono sicuro.

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Antonio siad:
come dice giustamente il concittadino "ultimo da montefinestra" c'e' molto da dire sul fatto che la citta' di salerno (e anche CAVA), trae le sue origini da popoli che sono venuti da lontano, ossia da barbari conquistatori assetati di tesori e di terre da sfruttare e dominare.
Non ci sta nulla di nobile nei Normanni, quando misero le mani su salerno e dintorni, non ci sta nulla di nobile nel longobardo che mette sotto popolazioni locali, non ci sta nulla di nobile nei romani, greci, ecc.. che si muovono per conquista. Da quello che ho capito, il motore della storia e' l'esigenza di sopravvivere e di conquistare. I Normanni ad esempio, si muovevano dalle loro lande, dal nord della francia, per sete e bisogno di conquista. Come pure i Vichinghi, per non parlare di arabi/saraceni.

La Badia era (lo e' ancora) una roccaforte del potere temporale della chiesa. Basta solo citare dove si estendevano i controlli delle terre, da parte dei "poveri" abati. Per finire ricordo ai miei concittadini che la statua presente davanti al monastero (nella curva) e' quella di Urbano II, ossia quello che disse:
"vi induco, anzi non sono io a farlo, ma è Dio che lo vuole, a persuadervi con incitamenti come banditori di Cristo, tutti, di qualsiasi ordine, cavalieri e fanti, ricchi e poveri, affinché accorriate a sovvenire ai cristiani per cacciare dalle nostre terre quella razza maligna"

inoltre

"io lo dico ai presenti e lo comando agli assenti, ma è Dio che lo vuole. per tutti quelli che si metteranno in viaggio, se morissero lungo la strada o durante la traversata, in battaglia contro gli infedeli, vi sarà una automatica remissione dei peccati: e ciò io accordo a quanti partiranno, per l'autorità che Dio mi conferisce".

Vi ricorda qualcosa questo? SI, il via alla guerra santa.
Saluto tutti, Ringrazio gli amici per lo spazio messo a disposizione.

SOLO LA CAVESE

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Grazie a tutti Voi
per quanto alto sia il livello delle discussioni.

Siete magnifici
e per quanto mi riguarda
ULTIMO 1 - ANONIMO 0

Detto questo, credo sia importante,
a questo punto, ritrovarci intorno ad una tavola imbandita con fiumi di rosso locale e Marjiuana di qualità sopraffina, rigorosamente nata, cresciuta e pasciuta nella valle metelliana...

Aspetto adesioni su bluisthemail@libero.it

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Ovviamente
l'invito è anche per ANONIMO.

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

e quest'invito all'uso di stupefacenti te lo potevi pure risparmiare!

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Caro socio.
Premesso che la tua idea è cosa buona, giusta e che deve essere incrementata.
Ti invito ad usare sempre degli eufemismi per rendere l'idea.
Non per perbenismmo, ma perchè è meno dissacrante.
Un pò come dire ad una ragazza:"Bramerei intrattenere prolungati congressi carnali con te fino alla completa soddisfazione dei miei bisogni affettivi" invece di dire:"Se non ti chiavo entro mezz'ora mi scoppiano le palle!!"
La sostanza è la stessa, ma se usi quest'ultima espressione, sicuro non te la da...
Per dire che toti è frocio invece, c'è una sola espressione.

P.q.m.
Censurati da solo e modifica il tuo post (se sei d'accordo con me).
Grazie

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Marcina a Vietri è solo una delle ipotesi che sono state elaborate, la certezza è che fosse una città sul mare...il discorso è un altro, la Campania è stata fortemente urbanizzata dai romani, ora e credo di spiegarmi bene, PUR ESSENDOCI DOMUS ROMANE e considerando il fatto che i romani o costruivano nuove città o si collocavano stratificandosi su urbanizzazioni precedenti, MI SAI DIRE SE E' STATA DISTRUTTA NEL 455 (e caro il mio professore non è Medioevo perchè il Medio evo inizia nel 476 Romolo Augusto - Odoacre remember..., ma come mi traduci il greco e mi fai questo grossolano errore?)QUALI SONO I RESTI ALMENO TOPOGRAFICI DELLA URBANIZZAZIONE DELLA VALLATA METELLIANA IN TEMPI REMOTI????..in poche parole puoi parlare della vicina Vietri (forse Marcina...)ma Cava???e non parlarmi di territorio o sfere di influenza o appartenenza perchè è tutto un altro discorso..io parlo di creazione di una città..ti parlo di archeologia, di stratificazioni urbane, di prove reali e non racconti..in archeologia si pensa, si suppone lasciano posto alla poesia della pietra, unica testimone dello scivolare del tempo...
Non potrai mai affermare che Marcina era Cava dei Tirreni solo perchè lo era Vietri (e ti ripeto forse...)e solo perchè ora Cava è più importante di Vietri, un vietrese ti potrebbe dire che era Cava sotto la sua influenza.
Le origini di Vietri, SECONDO LA STORIOGRAFIA PIU' DIFFUSA (diffusa ma le prove sono un' altra cosa!!!), sono riconducibili all'antica Marcina, città etrusca citata nella Geografia di Strabone, che si doveva estendere sul suolo di Marina con propaggini in Vietri capoluogo; si pensa ad una sua funzione prevalentemente mercantile, quale scalo a servizio di Nuceria !!!!! (le città erano chiaramente collegate anche in relazione alla tradizione delle dodecapoli etrusche). I ritrovamenti archeologici più recenti hanno messo in luce nel capoluogo delle tombe con corredo ceramico arcaico di stile corinzio, una struttura termale romana a Marina ed un "murus reticolatum" romano alla punta di Fonti, coperto dal mare.
Dell'esistenza di un'antica città ci è chiara conferma anche nella denominazione di locus Veteri assunto nel periodo longobardo dal territorio di Vietri, Marina e Molina, nel cui ambito i documenti individuavano anche una più circoscritta civitas Veteri, di impianto altomedievale. A cavallo del Mille il territorio, occupato da insediamenti sparsi!!!!!!!!!!, amministrativamente era una periferia di Salerno.....

Ma tutto questo comunque stà portando ad una discussione diversa dal mio intento. All' epoca della creazione della Badia, non c'è un insediamento urbano nella Valle, il primo embrione è il Corpo di Cava, e questa è una verita storica. I rapporti con Salerno sono di contatto strettissimo e la rivalità non esiste, come non ci sono rivalità in tutto il Sud, il mio intento è, era, se vi da fastidio sono dispostissimo a non importunarvi più, ad evitare che si crei una ignobile sillogismo....siccome la rivalità è un fatto storico (immensa, unica, grandiosa stronzata), è leggittimo l'odio oltre la rivalità per il calcio...la rivalità del calcio non può essere nobilitata da nessun fatto storico, perchè non c'è una verità storica in questa rivalità.....è solo pallone!!!!

Ora se è chiaro il mio intento bene altrimenti scusatemi.......

..aspetto sempre la descrizione del Decumano Maggiore e del Decumano minore collocati a Cava, perchè se Marcina (che non è Cava) è stata distrutta nel 455 fino ad allora oltre che essere etrusca, greca era anche e soprattutto una città ROMANA!!!!!

e non mi dire che siccome è stata distrutta..sai bene che la topografia e l'impianto viario sono forse una delle poche cose ricostruibili ( considerando poi le qualità dei Romani...)

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Caro "nemico" hai il potere di irritarmi e di solito mi succede raramente. Ti riporto il pezzo che ho scritto perche' hai evidenti limiti di comprensione.
" Secondo l’opinione più comune e probabile, Marcina fu distrutta verso il 455 dopo Cristo dal feroce Genserico il quale quell’anno, alla testa dei suoi vandali, partì dalle rive dell’Africa per venire a razziare in Italia. Di quella fiorente Città del Medio Evo resta un labile ricordo col nome di Vietri o Beteri, oggi Vietri sul Mare, correzione di Urbs Vetus ovvero città Vecchia." Con il nome di Altomedioevo si indica il periodo storico compreso fra il VII secolo e la metà dell’XI secolo d.C, come puoi notare esiste un punto, la citta' fu distrutta ma non divenne disabitata e continuo' la sua esistenza. Ti ricordo che stiamo scrivendo su di un blog, e ci sono esigenze di tempo, discuterne di persona sarebbe meglio. Comunque anche se ho scritto in maniera rapida e con tante cose da dire in testa ti consiglio di leggere con calma, devo darti atto pero'che sono troppo sintetico e' questo potrebbe incidere negativamente sulla forma. Comunque, ora che mi sono calmato scrivendo, ti dico un'altra cosa: il segreto per rivedere l'antichissimo insediamento e' quello di risalire ( possiamo farlo insieme partendo dal mare ) il Bonea passare da Vetranto ed arrivare alla "mia" Pasculanum. Ad ogni domanda con risposta sbagliata ti metto con la testa sotto l'acqua partendo da 10 secondi e crescendo di 10 al crescere degli errori ( naturalmente scherzo ). E' un percorso impervio ma quella e' la vera strada non la SS 18 che ha radici successive. Tu conosci un pezzo della storia della nostra citta' che va dal 1000 ai giorni nostri con enormi lacune perche' queste cose non si sanno per sentito dire.
Ti cito il Della Porta che vuole gli abitanti di Marcina parati "nel retroterra ove costruirono alcuni di quei numerosi e a volte inconcepibili villaggi che attualmente costituiscono i dintorni di Cava e di Vietri". Tu conosci il borgo, ma la bellissima Cava ha un tessuto urbano a raggiera con tanti piccoli centri storici poco valorizzati ma insistenti su tessuti urbani risalenti ad epoca etrusca se non ancora piu' remota. Ti cito gli ultimi ritrovamenti ( attenzione ritrovamenti casuali, quindi in assenza di una razionale e mirata programmazione di scavo ): San Cesario 2003 e ampliamento del Cimitero 2005. In effetti doveva esserci un tessuto urbano di una citta' che si estendeva dal mare sino a tutto il lato Ovest hai piedi di Monte Finestra, ti ripeto potrei citarti una marea di fonti, libri, scavi, epigrafi....Ci sono storici come il Della Porta che hanno speso un'intera esistenza per queste ricerche. Una curiosita' se sei un pisciaiuolo verace sai rispondere perche' i tuoi concittadini dicevano " I cavajuli vulev'n fa' u' mar a' Cav'". Aspetto una risposta.
Spero di non aver commesso errori e di essere stato sintetico ma chiaro.

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Caro Salerno devi ammettere che con atteggiamento di superiorita',e dicendo cose non vere, il tuo concittadino ha iniziato questa "singolar tenzone". Sto cercando di riportarlo alla ragione anzi di passargli informazioni. Ma lui insiste, figurati mi sono anche offerto di fargli da Cicerone !!!
Ma devi anche ammettere che il Campanile e' Campanile, e che noi non siamo salernitani.

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

La discussione è stata aperta per puro e semplice campanilismo!!
Le violenze vanno evitate sempre e comunque!
C'è tanto di quel materiale in risposta a questo post che ci si potrebbe scrivere il capitolo di un libro.

Si potrebbe intitolare:E' nata prima la triglia o l'aquilotto?

 
At venerdì, 17 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

http://www.intermedia.sa.it/matteontheweb/cava_cenni.htm

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

JdA smettila di usare i vibratori di Bicienzo al posto dei cotton fiock

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Blogger LAB l'Albero said...

Un grazie grosso così a Matteo Fasano per avermi fatto conoscere il suo sito.
Il link che lui ha messo non esiste ma se inserite il seguente indirizzo vien fuori un sito bellissimo con delle foto eccezionali!!
Matteo grazie mille e complimenti!
Sei un cavese vero e fai onore alla tua città!!
Ecco il link:
http://www.intermedia.sa.it/matteontheweb/

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

confermo, Matteo Fasano è un grande!!! Ne approfitto per abbracciarlo di cuore (sono Marcello del Comitato Gemellaggi).

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

..tu mi parli di citazioni, io ti parlo di archeologia..tu mi citi vecchi sapienti che non avevano strumenti moderni io ti parlo di studi topografici attuali...io ho dubbi e tu certezze..ho presente lo scenario dal mare, ma consentimi da studioso di archeologia di fare l'avvocato del diavolo..è anche vero che il terreno che mi si prospetta davanti è sicuramente irto, non pianeggiante, allungato...ora se mi concedi il dubbio dello studioso, comparando il territorio con la media dei siti archeologici la scelta del territorio è un tantino forzata..io ho il dubbio punto (e menomale)..ora se permetti ti prospetto un altro scenario (sui quali a sua volta nutro dei dubbi)..vallata su mare, colline a sinistra e destra, fiume al centro di una breve pianoro declinante al mare, fonti e sorgenti ai due lati, necropoli al vertice insediamenti di età sovrapposti ai lati...isolotto alla tua destra....
traduzione...le fonti e sorgenti sono la vecchia fonte Campione da un lato...l'attuale sorgente Vitologatti dall'altro, il fiume è l'irno, la pianura è quella che da Fratte abbraccia l'Irno fino al mare, la necropoli etrusca è quella di Fratte o Irintha, gli insediamenti sono quelli vergognosamente coperti con la costruzione della cittadella giudiziaria nuova....l' isolotto un tempo in mezzo al mare è l'attuale carnale....ti ricordo sempre che di Marcina se ne sono appropriati tutti come la leggendaria Atlantide di Platone....io continuo ad avere dubbi e voglia di ricerca..ma non credo c'entri più questo blog...
non ho nessuna aria di superiorità credimi

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Dato che mi sn appena accorsto di essere un ignorante mostruoso sulla storia della mia nobile città.. entro in punta di piedi in questa discussione.. Sia ultimomontefinestra (sei un grande, voglio conoscerti...JEEG PROVVEDI!), sia il calamaro argomentano bene..ma il cavajuolo sovracitato sembra più convinvente...e non lo dico da uomo di parte...
Volevo aggiungere una cosa:
Ma all'atto della costruzione della succursale Di Mauro in quel di Santa Lucia, non sono stati ritrovati vasi ed anfore risalenti al periodo Etrusco?
CHIEDO CONFERME AD ULTIMO M.F....
Se ciò che dico è vero mi sembra una dimostrazione incotrovertibile che esistessero insediamenti molto precedenti l'epoca medioevale a Cava de' Tirreni.

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

personalmente non ho la piu' pallida idea di chi possa aver ragione riguardo a marcina e via discorrendo....credo pero'che la rivalita'storica di cui si parla nasca in seguito (per esempio con i favori doganali di cui gli abitanti "de la cava",cittadina allora giovanissima rispetto alle realtà limitrofe,potevano godere)...comunque dal canto mio posso dirvi che avete dato vita alla discussione piu'interessante ed avvincente che abbia mai seguito,ora pero'avete fatto un caZZo di guaio,io devo capire(e non è impresa facile)quindi vi esorto a portarla avanti..magari anche in altra sede(BLUISTHECULTURE)

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

non ci sono riusciti in secoli di storia, vuoi che ci riescono su un blog?

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

09/04/03 ANCORA UN RITROVAMENTO DALLA LONTANA PREISTORIA, QUESTA VOLTA A SALERNO

Nella zona di Fuorni a Salerno, stanno venendo alla luce i resti di una frequentazione pre e protostorica molto ampia. Si tratterebbe di un villaggio che è stato abitato dall'età neolitica fino al periodo dell'età del bronzo e poi repentinamente abbandonato, forse a causa di un evento eruttivo o comunque catastrofico. Sembra quindi ripetersi quanto già accaduto negli ultimi anni a Nola e Poggiomarino, ma ancora una volta questo sito potrebbe rappresentare un unicum, come i due precedenti, per la sua alta densità abitativa. Notizie più certe si avranno dopo i primi saggi che sono in corso.

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Innanzitutto saluto Pablo, spero anch'io di conoscerti al piu' presto per chiacchierare e raccontarci fatti della nostra splendida citta'. Sul versante nord orientale ( tra cui Santa Lucia ) ci sono tante altre cose da dire ma preferisco parlarne con te di persona sarebbe troppo lungo il discorso ed il post diventerebbe molto pesante. Ti confesso una cosa caro Pablo, in questo momento non mi trovo a Cava, e tutto cio' che scrivo e' frutto di letture appassionate e sopralluoghi derivanti esclusivamente da una mia "malattia": sono curioso molto curioso. I passianesi hanno un difetto "non si fanno i c.....i loro" ed indagano, indagano, indagano......
In secondo luogo mi rivolgo ad anonymous, io non sono un esperto storico ed archeologo mi diletto a leggere la storia e i documenti della mia citta', ci sono illustri miei concittadini ancora viventi che ti possono raccontare cose molto piu' precise e scientificamente rilevanti di quelle riportate da me in maniera frettolosa. Io non ho contestato l'esistenza di Salernum ed ho dimostrato che Cava non e' nata con la Badia ( a tuo dire fondata da un salernitano, ma io insisto con il dire che era Longobardo ). Quindi ammetti per "sportivita'" che hai, come si dice in gergo giovanile, "toppato". Non succede niente ammettere le proprie lacune, credo tu abbia imparato tante cose leggendo questi post.
Infine ti do un consiglio, mi viene da sorridere quando dici..... " tu mi citi vecchi sapienti che non avevano strumenti moderni io ti parlo di studi topografici attuali"......non hai la piu' pallida idea di chi stai parlando: il Carraturo e il grandissimo Don Attilio Della Porta che ho avuto l'onore di conoscere di persona. Persone di una statura scientifica unica con una miriade di pubblicazioni ed il compianto Don Attilio con tante trasmissioni televisive. Li hai chiamati "vecchi sapienti" ah ah ah ah io non sono nemmeno l'unghia del piede di queste persone che erano culturalmente mostruose.
Vuoi altre tracce del fatto che la nostra citta' sia Marcina e sia antecedente alla costruzione della Badia ( che ti ricordo e' la Badia di Cava de' Tirreni fondata da un longobardo)?
1)Il nostro patrono Sant'Adiutore ( questa e' una strada intuitiva pero' se hai molti dubbi come me puoi percorrerla)
2) La rivolta dei Cavesi contro il potere feudale della Badia ( assalirono e devastarono piu' volte tra il 1335 ed il 1508 )
Ho sicuramente dimenticato tantissime cose ma se tu non vuoi incontrarmi e camminare sui luoghi con me, pazienza...
Infine ti dico che io non ho certezze ma soltanto dubbi, altrimenti non potrei svolgere il mio lavoro attuale.
Se sei intelligente, dopo questi discorsi, ammetti che la nostra citta' ha radici millenarie risalenti almeno agli Etruschi e che ha un'identita' differente.
NON TI PERMETTERE MAI PIU' DI DIRE COSE COME: CAVA e' salerno in collina oppure CAVA e' figlia di salerno.
Perche' innanzitutto e' una GRANDE MENZOGNA ed in secondo luogo manifesta la vostra INVIDIA che cercate di di mascherare con una ostentata superiorita'.
Ora non so a cos'altro ti vuoi aggrappare per non ammettere i tuoi errori ma, pazienza, ai pisciaiuoli ci sono abituato e saro' comprensivo.
Arrivederci al derby, saro' in tribuna per la prima volta nella mia vita all'Arechi ( sono stato invitato varie volte a vedere la tua squadretta a titolo gratuito, manc' i' can') per godermi la splendida coreografia che organizzeranno i miei concittadini nella curva, per esultare ai goals dei miei beniamini e per tornare a casa fiero di essere figlio di questa splendida citta'.

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

16/02/2003 SALERNO - SCOPERTE ARCHEOLOGICHE ALLA FOCE DELL'IRNO

I lavori per la costruzione della cittadella giudiziaria sull'ex-area dello scalo ferroviario già dismesso, hanno portato alla luce una serie di strati archeologici dell'alto medioevo e della tarda età romana. Il livello più recente è quello di una necropoli medievale sotto il quale sono state rinvenute le strutture di un quartiere artigianale di età alto-medievale con focolari, vasche, fondazioni di edifici. Nei documenti antichi si parlava di mulini presenti nell'area all'epoca: probabilmente tali edifici erano al servizio di opifici che avevano grossa necessità di acqua. Sotto questo strato sono venuti alla luce reperti ceramici anteriori all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che dimostrano l'esistenza anche di uno strato romano. SI avanza l'ipotesi che possa trattarsi di un porto romano alla foce del fiume Irno, finora mai rinvenuto. I lavori sono ora fermi in attesa dei necessari scavi archeologici.

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

...avevo diviso calcio e cultura proprio perchè sapevo che si sarebbe arrivati a questo...e che ti devo dire io sarò onorato di vederti in tribuna, così vedrai lo stadio più importante della tua provincia (puoi colpevolmente imbrattare le mura della tua città ma è così)che ha visto la Serie A e dove l'ultima squadra campana ha vinto contro Juve, Inter, Roma in SERIE A, le coreografie non mi sconvolgeranno... perchè quello che tu chiami derby per voi è tutta la vita, per noi una è una vergogna (calcistica)..la speranza è solo che veramente non accada nulla perchè i presupposti mi sembra stiano montando da ambo le parti e le parole di buon senso o presunta goliardia di persone un tantino più coscienti iniziano a differire dal sentito dire e da chi, frustrato, il calcio lo vive in maniera distorta...ma d'altronde come parafrasava Churchill "gli italiani sono quel popolo stupido che vive la guerra come una partita di pallone e la partita di pallone come se fosse una guerra"...

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Cambi discorso, e' difficile ammettere di aver detto inesattezze, vero? Sei orgoglioso. Lo sai che il giorno primo marzo sono partito dalla stazione della tua citta' per arrivare a Roma e prendere l'aereo, la mia valigia ha un modello ed un colore molto comune e quando arrivo all'aereoporto di destinazione a volte sbaglio, prendendo altri bagagli. Per questo motivo sulla mia valigia c'e' come adesivo identificativo un bellissimo aquilotto. Ebbene ho girato tranquillamente nel centro della tua citta' e per la stazione, con questo simbolo ben visibile, quindi credo che si possa aspettare il vostro vero derby ( perche' il vostro vero derby e' con la CAVESE e non con il Napoli o con altri ) con tranquillita' e soprattutto avendo il coraggio di ammettere di aver "toppato" senza timore di dover salvaguardare la propria inesistente superiorita'.
Ci vediamo in tribuna all'Arechi, saro' quello che fara' la doppia giravolta spaziale con avvitamento aereo carpiato ad ogni goal della CAVESE. In seguito noi risaliremo in B e voi continuerete ad essere la regina della serie C1.
Saluti

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

No!!!
La doppia giravolta spaziale è troppo bella!!!

 
At sabato, 18 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

guarda che far camminare una persona tranquillamente per la città è un segno di civiltà, secondo me stai dando di testa....ho l'impressione che presi dalla gioia del vostro momento calcistico abbiate dimenticato senso e misura....ma credi che Salerno sia Oxford, ma credi veramente che faresti il buono e il cattivo tempo?..secondo me dallo stadio manchi da troppo...ma come prima parli da persona colta e poi mi parli di volo carpiato, toppe e quant'altro...su un BLOG!!!? io dico solo che per esperienza so già che giornate saranno, incidenti, lacrimogeni, feriti, sia a Cava che a Salerno..anzi conoscendo l'imbarbarimento della gente degli ultimi tempi ho il presentimento che potrebbe scapparci il morto...allora io dico se c'è la rete che permette alle persone di parlare indirizzare ad una rivalità sana e perlomeno se anche ci saranno incidenti, noi persone un tantino equilibrate potremmo almeno dire di aver provato a indirizzare una rivalità (che è con te, come contro il Napoli, l'avellino indifferentemente) IN TERMINI DI GOLIARDIA..poi puoi dire quello che vuoi io ragiono in questi termini ed in trasferta da ragazzo e più giovane ne ho visto di cotte e di crude, riguardo al carpiato in tribuna, il fatto che nessuno ti abbia rotto le scatole per la città non vuol dire che in un contesto calcistico ti prendi uno schiaffone..o sei convinto che la gente si chiuda in casa dalla paura?troppi film, troppa esaltazione...rientrate e rientriamo nella serietà e soprattutto all'autore del blog che mi sembra persona equilibrata anche se goliardica..occhio che se poi succede qualcosa il primo a cui rompono le scatole sei tu ed hai voglia di scrivere viva la goliardia no alla violenza...al giudice glielo devi dire in arabo!
Vi lascio perchè probabilmente ho inteso male il senso del blog ed essendo questo il vostro spazio credo di aver già dato troppo fastidio.

PS: riguardo alla superiorità io vivo ogni partita come se il passato non conta, ma i numeri sono quelli
Gli anni di A, B e C1, lo stadio, il pubblico, i record di incassi; si può vivere un momento di appannamento, ma ormai la nostra dimensione non vi compete più; come nella ricerca questi sono i fatti, il resto sono speranze o chiacchiere....al derby!

 
At domenica, 19 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

saggio pisciaiuolo!!!!!!!!!

 
At domenica, 19 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Pisciaiuò!!
Ma che cazzo tieni nel cervello??
Le triglie morte??
Ora mi hai rotto il cazzo!!
Noi ci sbattiamo con l'ironia, la goliardìa e quant'altro....
E tu ci vieni a fare il terrorista del cazzo, predicendo addirittura i morti??
Ma con chi cazzo ti credi di aver a che fare??
I morti?
Noi??
Allora non hai capito un cazzo della signorilità del nostro popolo?
Sia ben chiaro che se il calcio è lo specchio della società.
Voi a salerno, sia calcisticamente che socialmente e cerebralmente, siate il perfetto specchio di una società di CERCOPITECHI!!!
Fai una cosa..
Toglti dal cazzo iscriviti su un bel sito di napoletani che ti vengono a prendere fino a casa appena vai fuori dal seminato....

 
At domenica, 19 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

JdA... non partire in IV, non credo fosse una minaccia ma un'analisi dell'imbarbarimento moderno e della possibilità di scontri, non credo li voglia organizzare lui... avra' esagerato un po' con "potrebbe scapparci il morto"... ma gli intenti non credo fossero intimidatori

"...io dico solo che per esperienza so già che giornate saranno, incidenti, lacrimogeni, feriti, sia a Cava che a Salerno..anzi conoscendo l'imbarbarimento della gente degli ultimi tempi ho il presentimento che potrebbe scapparci il morto...allora io dico se c'è la rete che permette alle persone di parlare indirizzare ad una rivalità sana e perlomeno se anche ci saranno incidenti, noi persone un tantino equilibrate potremmo almeno dire di aver provato a indirizzare una rivalità (che è con te, come contro il Napoli, l'avellino indifferentemente) IN TERMINI DI GOLIARDIA..."

 
At domenica, 19 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Sono rimasto senza parole leggendo l'ultima risposta di anonymous. In effetti fino a quando nessuno lo contraddiceva dava voti, bocciava, pernacchiava ecc. Non appena ha avuto torto, e tutte le risposte sono state date in senso goliardico e con il sorriso sulle labbra, ha cambiato atteggiamento. Ti ho invitato a parlare con me di storia locale hai rifiutato, ma con chi credi di avere a che fare? Questo e' un blog di SIGNORI che vivono la partita come una sfida di CAMPANILE e sana rivalita'. E' stato dato spazio ad un tuo post e si e' aperta una discussione bellissima che ha appassionato i lettori ed ha risvegliato curiosita'. Con questo ultimo post hai dimostrato quello che sei veramente ( San Matteo docet )una persona che cambia faccia al momento opportuno. Per quanto riguarda il linguaggio usato sul blog, ricordati che qui si scrive come se si parlasse e' questa la peculiarita' di questi nuovi strumenti di comunicazione altrimenti ci mandavamo le lettere. La tua reazione e' stata inconsulta ed hai travisato le parole del mio ultimo post, fai ammenda di quello che hai detto e ti invito ancora una volta ha dimostrare con un atto di umilta', che non significa sottomissione, di avere sbagliato.
Concludo dicendo che se tutti i tifosi fossero come Jeeg, Bluisthecolor e tutte le persone che hanno scritto su questo blog la partita sarebbe sempre una festa.
Saluti e FORZA CAVESE

 
At domenica, 19 marzo, 2006, Anonymous Anonimo said...

Caro toti.
Non dobbiamo dimostrare a nessuno il fatto che siamo contro la violenza.
L'anno scorso sono andato DA SOLO a C.mmare e non ho avuto paura di organizzare un torneo di calcetto con loro e con i nocerini.
Ho incontrato solo persone per bene, e sai perchè?
Perchè sono andato lì da persona per bene.
Se il torneo si rifarà, andrò anche a salerno ad invitare i cugini e troverò sicuramente anche lì delle persone per bene e enon accadrà nulla!
Noi scherzosamente speriamo che loro perdano, come facciamo da decenni.
Idem fanno loro!
Basta!
Al derby (se e quando ci sarà)nessuno di noi si sognerà di fare qualcosa che non sia tifare a squarciagola per far sentire la nostra voce e coprire la loro!!
Non garantisco per tutti i miei concittadini, ma chi vuole avere a che fare con noi deve per forza di cose comportarsi così.
Punto e basta.

Mi dice:...occhio che se poi succede qualcosa il primo a cui rompono le scatole sei tu ed hai voglia di scrivere viva la goliardia no alla violenza...al giudice glielo devi dire in arabo

Ma stai zitto!!
In Italia non si può esprimere la propria opinione che si fa subito del terrorismo!!

Col giudice ci parlo io, non c'è problema, ma tu caro anonimo del cazzo, da oggi parli da solo!!!

 
At lunedì, 03 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

cavaiuolo buffone,ti vanti per una promozione!

 

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