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02 aprile 2006

Addio Tommaso.

Un'ennesima vittima di un mondo marcio dove contano solo i soldi, ha smesso di vivere dopo pochi mesi. Un piccolo cuoricino ha smesso di battere e na aveva tutto il diritto. La redazione di cavese.blogspot.com e amocava.blogspot.com a partire da subito e fino a lunedì alle ore 12.00 non farà alcun tipo di commento in segno di cordoglio. Ci vergognamo di ciò che è successo e se esiste un Dio, lo preghiamo di dare sollievo all'anima del piccolo Tommaso Onofri, inconsapevole martire di una società malata. Non ci uniamo al coro di chi vorrebbe pene sanguinarie per gli aguzzini. Uno stato democratico, all'occorrenza subisce la barbarie degli uomini empii e giammai ne imita le gesta immonde, ma si rialza e risponde con i mezzi della democrazia e della misericordia. Crediamo nella possibilità di trovare il buono dentro ogni animo umano e siamo consapevoli che la strada che l'occidente ha imboccato, cioè quella del profitto, dei soldi e del successo effimero a tutti i costi, possano portare solo al baratro. Stiamo costruendo l'inferno sulla terra.... PARMA (Reuters) - Il corpo del piccolo Tommaso Onofri, rapito il 2 marzo scorso, è stato trovato nella notte in provincia di Reggio Emilia, su indicazione di uno degli indagati per il rapimento, che stasera aveva dichiarato agli inquirenti che il bimbo di 17 mesi morì la stessa sera in cui fu rapito ai suoi genitori dalla casa della famiglia a Casalbaroncolo, alle porte di Parma. Lo hanno riferito fonti investigative, aggiungendo che Mario Alessi -- il muratore indagato nei giorni scorsi e fermato oggi insieme alla moglie Antonella Conserva e a Salvatore Raimondi, le cui impronte digitali vennero trovate sul nastro adesivo usato per legare la famiglia Onofri ha confessato che il gruppo aveva voluto effettuare un sequestro-lampo del bimbo per poter ottenere del denaro dal padre, dirigente di un ufficio postale. "Il corpo è stato trovato in una zona lungo l'argine del fiume Enza, tra la provincia di Parma e di Reggio Emilia", ha detto a Reuters un vigile del fuoco dal comando di Parma. I rapitori, hanno detto le fonti riportando la confessione di Alessi, si erano allontanati col bimbo in motorino e nella fuga avevano avuto un incidente che aveva provocato il pianto del piccolo Tommaso . I rapitori, continuano le fonti, cercarono di zittire il piccolo e ne provocarono così la morte. E' stato lo stesso Alessi a condurre le forze di sicurezza e i vigili del fuoco sul luogo in cui è stato ritrovato il cadavere di Tommaso, sull'argine del fiume Enza, nei pressi di Sant'Ilario D'Enza, a cavallo fra le province di Parma e Reggio Emilia. Riposa in pace, fratellino mio...

4 Comments:

At domenica, 02 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

Caro Tommaso saresti potuto essere mio figlio, ti avrei curato, allevato, coccolato, avrei giocato con te........ Ora sei un angelo in cielo perche' Dio ti ha preso con se'. Questo mondo indegno non ti meritava.

Sto piangendo ancora, guardate quell'assassino essere immondo quante ombre aveva ( gli animali queste cose non le fanno queste cose le fa' la bestia piu' feroce di tutte le bestie L'UOMO ):
Da Repubblica:
PARMA - Siciliano, 44 anni, originario di San Biagio Platani, in provincia di Agrigento, un passato pieno di ombre e il tentativo di rifarsi una vita al Nord. Mario Alessi è il manovale che ha sequestrato e poi ucciso Tommaso. Ha una compagna, Antonella (anche lei sottoposta a fermo) e un figlio di sei anni. E altri due figli, in Sicilia. Conosceva la famiglia Onofri perché la sua casa è Coenzo, frazione di Sorbolo, a poca distanza da loro, a Casalbaroncolo. E gli Onofri avevano voluto che fosse lui a occuparsi dei lavori del loro casolare.

Alessi era arrivato a Parma nel 2000 in cerca di fortuna, e aveva messo su una piccola impresa edile. In Sicilia aveva lasciato la madre, la ex moglie con i due figli, il fratello Luigi e il gemello Salvatore. Quest'ultimo nel 1977, dopo una lite in famiglia, la cui dinamica non è stata mai chiarita, è finito su una sedia a rotelle. "Mario è rimasto traumatizzato da quella storia" ha raccontato pochi giorni fa Luigi. Lo stesso che, saputo della confessione, ha detto: "Ancora non ci credo. Mio fratello non saprebbe fare una cosa del genere". In realtà, qualcosa l'aveva già fatta. Era stato condannato in appello a cinque anni per stupro e sequestro: aveva violentato una ragazza davanti agli occhi del fidanzato.

Dell'abitazione degli Onofri, Alessi conosceva ogni angolo, compreso il luogo dove si trovava il contatore della luce. Un dettaglio importante nella ricostruzione della dinamica del sequestro di Tommaso, perché i rapitori, prima di fare irruzione in casa, avevano staccato la corrente elettrica.

Fino a oggi, l'uomo aveva sempre negato ogni coinvolgimento nel sequestro. Per mostrare un fondo di umanità, nei giorni prima della confessione, aveva più volte tirato in ballo il suo bambino. "Mi sento di dire che una cosa così non va fatta. I bambini vanno lasciati in pace, con i loro genitori. Ai rapitori dico di lasciare subito libero Tommaso - aveva detto in un appello recente in televisione - e che si presentino davanti alla giustizia e si assumano le loro responsabilità".

Si era anche creato un alibi, ma è stato troppo fragile. Alessi aveva detto agli inquirenti che al momento del sequestro si trovava in un bar, ma era stato poi smentito dalla proprietaria del locale, che aveva assicurato: il 2 marzo, tra le 19.30 e le 20.15, nel suo locale non era entrato proprio nessuno. "Io il 2 marzo in quel bar c'ero, ho preso un caffè e sono uscito fuori perché aspettavo una persona - aveva ripetuto agli investigatori - non ho più la faccia per andare in giro, ho l'impressione che la gente mi guardi, mi hanno rovinato l'esistenza, sia a me che alla mia famiglia".

In difesa di quel figlio che non vede da tempo, aveva parlato anche la madre, da San Biagio Platani: "Lo difendo strenuamente, per me Alessio è una stella", aveva detto. Mario era a Casalbaroncolo per lavoro, lui lavora. Non sapevo che lavorasse dagli Onofri, ma sono profondamente toccata e dispiaciuta per quello che è successo a quella famiglia".

 
At lunedì, 03 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

Mi ero ripromesso di non parlare di questa vicenda ma poi leggendoti non riesco a non dirti che NON SONO D'ACCORDO CON TE...spero MUOIANO PRESTO TUTTI magari in carcere tra un passaggio di cella...Lo stato democratico è una cazzata in particolare questo infame doveva morire già 6 anni fa quando stuprò una donna davanti agli occhi del fidanzato(....!!!!).Perdonalo tu o trova in lui ancora qualcosa di buono se ci riesci...Adesso dovrei dirti che magari quella donna o il piccolo Tommy potevano essere persone della tua famiglia e allora magari non parleresti così...etc.etc. ma non voglio, meglio chiuderla qui. Ciao alla prossima

 
At lunedì, 03 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

....Dimenticavo, avete visto la faccia della bestia mentre in tv diceva che i bambini devono stare con le madri perciò i sequestratori dovevano liberare Tommy....PECCATO CHE L'AVEVA GIA' UCCISO A BADILATE IN TESTA DA CIRCA UN MESE!!!!...Speriamo che in carcere non li mettano in isolamento...FANCULO IL PERDONO!!!!

 
At lunedì, 03 aprile, 2006, Blogger ventodiprimavera said...

Non spetta a me giudicare.
Ma spero vivamente che gli assassini siano vittime di qualche malattia mentale. Perche' violenze del genere non possono essere frutto di menti normali.

E non ho parole ugualmente. Spero solo che comprendano le loro gesta. E che la gente acquisti il senso del valore della vita altrui, non solo quello dei soldi.

 

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