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16 aprile 2006

Arrivederci Catello

Le bandiere sono fatte per sventolare alte, ma anche per essere ammainate. Sei stato una delle bandiere di questa splendida Cavese. Ammainata troppo presto. Mi hai regalato la più bella notte di pasqua della mia vita. Non la dimenticherò mai. Hai perso la tua vita per la nostra gioia. Ho ancora l'illusione di vederti in giro per Cava a fermarti a parlare con noi. Dopo una sconfitta ci guardavi con sguardo mortificato e colpevole. Dopo la vittoria eri allegro e felice, ma mai superbo. Eri uno dei pilastri della squadra e stanotte eri vicino a me a saltare ed a cantare di gioia. Non hai festeggiato da calciatore. Tu e i tuoi amici calciatori eravate in mezzo a noi. In mezzo agli ultrà. Gli stessi che tutti credono brutti e cattivi, stanotte sono stati la tua ultima famiglia. Grazie per averci considerati dei fratelli. Lassù c'è un Dio crudele che vuole le nostre lacrime. C'è un disegno strano che non vuole che il mio popolo sia felice. Oggi la felicità non mi appartiene. Sono felice solo di piangere un ragazzo che mi ha regalato la più bella Pasqua della mia vita, rinunciando alla sua. Domani alle 9 ho la partita più importante dell'anno. Ho da accompagnarti nell'ultimo saluto. Ho da far sentire ai tuoi parenti che a Cava ti volevamo bene. E te ne vorremo sempre. Anche se non servirà ad alleviare il loro immenso dolore. Per ironia della sorte faremo la trasferta più breve eppure più dolorosa e pesante del campionato. Ci hai fatti piangere di gioia. Ora continui a farci piangere. Hai lasciato la tua giovane vita ancora incompiuta. Non hai lasciato nulla di incompiuto a Cava. Hai terminato il tuo lavoro e sei subito andato via. Come tutti i bravi professionisti. Arrivederci caro fratello Catello. Questa immagine fu creata per un post dediacato a Catello, in onore del gran goal al volo che realizzò su passaggio da calcio d'angolo. È così che lo ricordo: forte ed invincibile come gli eroi dei fumetti.

17 Comments:

At domenica, 16 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

aquilotta10:


Le parole in questi momenti sono inutili, ma solo una cosa...Grazie di tutto Catello!!!!

 
At domenica, 16 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

non dimenticherò mai quell'abbraccio a fine partita...i complimenti e quello sguardo che solo chi ti conosceva sapeva interpretare....le lacrime per aver realizzato un sogno cancellavano quelle che l'anno scorso a Gela avevi versato per il tuo popolo...!ora siamo noi a piangerti!!! addio Catello

 
At domenica, 16 aprile, 2006, Blogger cavese doc said...

Non ci credo.....

 
At domenica, 16 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

non lo conoscevo, l'avrò visto giocare 4-5 volte in tutto ed avevo capito che era bravo davvero. Lo consideravo una bandiera della mia squadra. Io non credo alle maledizioni che possono esserci su una squadra o una città, cosa dovrebbe dire la sua famiglia, allora? Morire giovani e nel momento in cui si è più felici è un'atrocità immane di cui nessuno potrà mai darci spiegazioni. Ma se un Dio esiste e c'è un disegno in tutto ciò di sicuro sarà stato fatto con la mano sbagliata. Non voglio nemmeno immaginare il dolore dei familiari ai quali mi unisco in un abbraccio fortissimo.

 
At domenica, 16 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

...un giorno saltero' di nuovo insieme a te....CIAO CATELLO!!!

 
At domenica, 16 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

Domani verremo a portari il nostro ultimo saluto, maavrai sempre uno spazio grande nei nostri cuori, grande come il tuo attaccamento alla maglia. Ciao indomabile leone

 
At domenica, 16 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

intitoliamo il ns stadio ad un cavese di adozione, il cui ultimo gesto è stato quello di festeggiare con noi ragazzi di cava la promozione in c1
CCNC

 
At domenica, 16 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

sono costernato ragazzi, non posso crederci, questa cosa non la meritava nessuno, stento a trovare le parole. Doveva essere un bravo ragazzo, stando anche q uanto si diceva prima di ieri, non l'ho conosciuto e posso solo intravedere il grande vuoto che lascia. Mi dispiace davvero.

Gerardo

www.vitaactiva.splinder.com

 
At domenica, 16 aprile, 2006, Blogger Mattomiliano said...

Eri il simbolo della squadra e l'orgoglio di noi ultrà.....NON TI DIMENTICHEREMO MAI!!!


CATELLO VIVE...............

 
At domenica, 16 aprile, 2006, Blogger Mattomiliano said...

ritiriamo la numero 5 e dedichiamo il nuovo stadio ad un leone indomabile come lui....kazzo non ci posso credere ti vedo ancora correre davanti a me in mutande e con quell'immenso bandierone bianco blu..........
CATELLO VIVE....

 
At lunedì, 17 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

Rivali nel tifo, uniti nel dolore.
La morte di Catello mi impressiona e mi sconvolge.
Ti abbraccio affettuosamente adesso che hai imparato a volare nei cieli.

Un tifoso del Benevento.

 
At lunedì, 17 aprile, 2006, Blogger cavese doc said...

Per me tutto è superfluo a questa ora non esistono parole di conforto ,tutto passa, come si dice la vita continua però "catie' " ha insegnato a tutti noi che la rivalità è solo un velo sulla passione in cui lui credeva veramente, -il calcio- un ragazzo innamorato della vita e del calcio. Avrei voluto dirtele di persona queste parole ma non ci sono riuscito, il tempo non me le ha concesse.
ciao LEONE , la C1 sarà per sempre un traguado legato a te.
GRANDE CATELLO MARI

 
At lunedì, 17 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

mattomiliano... la maglia numero 6

 
At martedì, 18 aprile, 2006, Blogger Mattomiliano said...

scusa t68 hai ragione è la maglia numero 6.Preso dallo sconforto mi sono sbagliato..
CATELLO VIVE.....

 
At martedì, 18 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

un'altra volta il destino ci ha voltato le spalle.Il sogno che ci avevano regalato si è trasformato in un incubo,un altro leone si è aggiunto alla squadra del signore...CIAO CATELLO TI PORTEREMO SEMPRE NEI NOSTRI CUORI

 
At martedì, 18 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

è un dovere che viene dal profondo del cuore onorare un lutto tremendo come questo anche con piccoli ma sinceri gesti.
Ultra' Salerno

www.ultrasalerno.it

 
At giovedì, 20 aprile, 2006, Anonymous Anonimo said...

purtroppo il dolore e lo sgomento ti seguono e ti opprimono anche quando sei lontano 1100 km dalla tua citta'...lo stendardo "sezione livigno"era pronto per essere esposto in questo angolo sperduto d'Italia,ma,dopo questa tragedia,la volonta' di festeggiare e' veramente finita.
mi piace pensare che domenica da lassu' Catello segua la partita insieme a mio padre,magari abbracciandosi ad ogni gol delle nostre aquile!
Catello,Salvatore...per sempre nel mio cuore!

 

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