Il personaggio: Helmut Ducadam
di Fabio (Strippoli) Apicella. Per gli appassionati di calcio internazionale una delle icone calcistiche degli anni ’80 è sicuramente il portiere romeno Helmut Ducadam (che nella foto al lato ricorda un po' il nostro Paleari) . Il biondo portiere, nella finale di Coppa Campioni tra il Barcellona e la Steaua Bucarest, fu capace di parare 4 rigori su 4, permettendo alla squadra romena di diventare la prima, ed ultima, squadra dell’est Europa a vincere il massimo trofeo continentale. Ma andiamo per ordine, Ducadam, nato ad Arad nel 1959, vive nel periodo in cui in Romania si è nel pieno del regime comunista imposto dallo storico leader Nicolae Ceausescu. Lo Steaua è antagonista della Dinamo Bucarest, altra squadra storica, ed è la miglior squadra della nazione. Tra le proprie file annovera calciatori del calibro di Belodedici, che in seguito, in fuga dal regime, sarà un bandiera della Stella Rossa di Belgrado acquisendo anche la nazionalità slava. Oltre al forte libero, nella Steaua gioca anche Marius Lacatus, che in futuro vestirà la casacca della Fiorentina e che forma il reparto offensivo insieme con Boloni e Piturca. L’allenatore del team è un ufficiale dello stato, come tutti del resto, Jenei. Il tecnico riesce nell’impresa, grazie ad un gioco essenziale e senza troppi fronzoli, di portare la propria squadra a disputare la finale di Coppa Campioni contro il blasonato Barcellona, allenato dal tecnico d’oltremanica Terry Venables. La finale si svolge al “Sanchez Pizjuan” di Siviglia dinanzi a circa 70000 spettatori, praticamente il Barça gioca in casa, e non bastano al Barcellona campioni del calibro di Schuster, Victor ed Archibald per scardinare la difesa rumena. La squadra rumena agisce in contropiede e cerca di far male con la fantasia di Lacatus. La gara, però, risulta alquanto noiosa e termina a reti bianche. Si va, quindi, alla lotteria dei calci di rigore ed è qui che sale alla ribalta il baffuto Ducadam. Il pipelet rumeno riesce a parare tutti e 4 i penalty tirati, nell’ordine, da Alesanco, Pedraza, Pichi Alonso e Marcos, riuscendo a mantener inviolata la propria porta. Anche il portiere spagnolo, Urruti, riesce a parare due rigori ma nulla può sulle conclusioni di Lacatus e Boloni. Il trofeo per la prima, ed unica, volta viene vinto da una squadra dell’est e Ducadam diventa un vero e proprio eroe. Gli organizzatori lo eleggono migliore in campo e lo premiano con una fiammante Mercedes. Passano alcune settimane e succede l’impensabile. Con uno scarno comunicato la Steaua dichiara che Helmut Ducadam è costretto a lasciare l’attività a causa di un’artrosi ad entrambi le mani. In seguito, con la caduta del regime comunista, si saprà che a per una discussione, nata a causa della Mercedes avuta in premio dall’ UEFA, avuta con il figlio del dittatore, gli furono spezzate entrambe le mani. Finisce così la carriera di un calciatore la cui colpa fu solo di difendere il premio vinto nel modo in cui ancora nessuno è riuscito ad emulare. VAI AL VIDEO (una vera chicca)
2 Comments:
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Entius
Ma questo Strippoli l'é proprio bravo!
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