Noi non siamo salernitani!

È il caso di ricordarlo. Non siamo mai stati una tifoseria che si esalta per una vittoria e che chiede la testa del tecnico dopo appena una sconfitta. Non siamo mai stati così e non dobbiamo cominciare adesso. Certi atteggiamenti sono tipici dei sostenitori del "fu Cavalluccio", non ci appartengono.

È vero la Cavese non esprime gioco ed è dura accettarlo dopo gli ultimi anni trascorsi, ma guai a cominciare processi dopo un periodo così breve. È vero anche che dopo una campagna acquisti con nomi altisonanti (Grieco e Giampaolo non sono bruscolini) mirare alla salvezza sarebbe un fallimento, ma il fallimento più grande, in questo momento, sarebbe quello di remare contro un ambiente che ora come ora deve cementarsi e rimanere tranquillo.

Il girone A della serie C1 è tostissimo, non c'è solo la Cremonese ma anche nomi meno illustri (Cittadella e Sassuolo ne siano degno esempio) stanno dimostrando di voler essere protagonisti di un campionato che molti hanno definito una seconda serie B. Il campionato (ri)comincia domenica prossima, non buttiamo al vento la sola, devastante arma che da sempre ci portiamo dietro (e che di certo non è merito di Camilongo): il calore del Simonetta Lamberti. Oggi + di prima: alè Cavese!