Legnate a Legnano...

In una giornata in cui il segno X ha fatto da padrone nel girone A della serie C1, il risultato di Legnano (che con la sfiga che corre resta oro colato) non fa certo notizia. Fanno certamente più odience i retroscena della sala stampa in cui sembra che il Ds aquilotto abbia avuto da ridire con il giornalista Nunzio Siani, arrivando quasi alle mani e scaraventando a terra il telefono del malcapitato cronista... A scatenare le ire del dirirgente metelliano sembra siano state le opinioni espresse in radiocronaca sulla gara giocata dalla Cavese in terra lombarda e la reazione avuta in seguito è il segno evidente di un malessere, cha ormai da tempo, serpeggia nella truppa di Ammazzalorso. Il tecnico prosegue nel suo silenzio ad oltranza (?), i giocatori non fanno certo a gara per rilasciare dichiarazioni, la "proprietà" latita clamorosamente ed ognuno - più o meno vicino alla società (vedi la recente questione biglietti) - è libero di dire e fare come gli pare. Mancano insomma voci certe sulle condizioni e sulla vita del clan Aquilotto per cui alla gente, orfana di una TV CAVESE, non resta che sclerare sul web ipotizzando, come fu nel caso di D'Amico, scene da far west con tavoli e telefoni che volano da più parti, e con i ben informati di turno che arricchiscono di particolari piccanti vicende a cui nemmeno LONTANAMENTE hanno preso parte. Questo non fa altro che accrescere un'isteria collettiva di cui proprio non c'è bisogno, speriamo si faccia presto chiarezza e speriamo che la dirigenza biancoblu (magari il proprietario), una volta per tutte, faccia luce su certe ombre che, puntualmente, ci riportano nel dilettantismo più assoluto. Aspettando tempi migliori, Alè Cavese.