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30 agosto 2007

Ultim'ora...

fonte: Cavaiuolo_Doc

Diretta stadio...

Abbiamo trasmesso una prova per il collegamento audio/video direttamente dal Simonetta Lamberti. Esperimento riuscitissimo che potrà tornare utile per le prossime partite casalinghe degli Aquilotti. Un grazie a quanti ci hanno seguito anche in questa avventura.

29 agosto 2007

Fanta Spazio? Fanta Sigla!

26 agosto 2007

CAVESE 1 - Pro Sesto 1

Non è stata certo una bella partita quella vista oggi al Simonetta Lamberti di Cava de'Tirreni. La Pro Sesto, squadra spavalda e ben messa in campo, becca il jolly della domenica a metà del primo tempo con un eurogol di Musetti e tutto si fa più difficile per gli Aquilotti che stentano a trovare la quadratura del cerchio.
Nella ripresa l'ingresso di Frezza e Gianpaolo danno una marcia in più alla Cavese che diventa sempre più pericolosa sino al goal del pareggio siglato da Unniemi, anch'egli entrato nella ripresa. Per la cronaca và segnalato un rigore concesso alla Cavese e fallito da Grieco. Un grazie di cuore agli amici "MUNDIAL" della webcronaca. Alè Cavese! Le foto di Angelo Tortorella.

22 agosto 2007

A volte ritornano ...

13 agosto 2007

Onestamente, si può fare...

12 agosto 2007

CAVESE - Avellino 1 - 0

Si é conclusa l'unica partita amichevole della Cavese al Lamberti con un soddisfacente 1 a 0 sui Lupi irpini. Gli aquilotti in vantaggio nel corso del primo tempo con un rigore trasformato da DeGiorgio hanno espresso un buon calcio. Nel secondo tempo, il neo acquisto Grieco con Giampaolo, Bernardi ed Aquino hanno dato spettacolo con belle giocate. Una piacevole Cavese. Prossimo appuntamento, stavolta ufficiale, in casa del Manfredonia il 19 Agosto per Coppa Italia Serie C. Cioffiducia. Alé Cavese. Per ora, buon ferragosto a tutti.

Le immagini di Pazz pa Cavese

Presentazione Aquilotti 2007/2008

L'impatto è sembrato quello giusto... clicca sulla foto per il servizio completo di Petrolini.

09 agosto 2007

Scarica il calendario della serie C1 girone A - 2007/2008

Ultimo test in ritiro

Finisce 3 a 0 per il Grosseto il secondo test effettuato in due giorni dalla Cavese. Due distrazioni difensive ad inizio gara ed un'espulsione (a dir poco affrettata) ai danni di Cipriani agevolano i toscani. Cavese comunque che reagisce e si organizza ache in 10 sfiorando letteralmente il goal con Tarantino prima ed Alfano più tardi. Girandola di sostituzioni nella ripresa per dar spazio un po' a tutta la rosa in una gara che, và detto, si è mantenuta sempre su ritmi blandi ed è da considerarsi come una sgambatura di fine ritiro. Cioffiducia, Alè Cavese.

06 agosto 2007

Il tacco di Allah

di Vincenzo Paliotto. Nessun calciatore africano prima di Rabah Madjer era risultato così decisivo in una competizione europea per club, tanto da ritagliarsi anche un’enorme popolarità negli ambienti del calcio del Vecchio Continente. È pur vero che anche la pantera nera Eusebio, nato a Maputo in Mozambico, era stata una stella con il Benfica. Tuttavia il cannoniere in forza alla squadra di Lisbona si era naturalizzato portoghese e proveniva comunque da un’estrazione calcistica di stampo lusitano. Eusebio vinse due volte la Coppa dei Campioni con il Benfica e guidò il Portogallo al terzo posto alla Coppa Rimet del ’66. Rabah Madjer, invece, nato ad Algeri il 15 febbraio del 1958, si era formato proprio all’ombra delle moschee algerine sia culturalmente che calcisticamente. I ritmi e la durezza del calcio nordafricano lo avevano forgiato nella tecnica e nel carattere agonistico, militando prima nelle file dell’Onalait e quindi in quelle dell’ NA Hussein-Dey, con cui nel 1979 aveva disputato la finale della Coppa delle Coppe africana. Era, quindi, arrivato nel calcio europeo soltanto nel 1983, all’età di 25 anni, ingaggiato dal Racing Club Parigi e successivamente dal Tours. Un percorso professionale quasi scontato per il calciatori professionisti algerini quello di passare per il campionato francese. Tuttavia, nel 1985 Madjer si trasferì al Porto e con i Dragoes lusitani visse le pagine più belle della sua carriera calcistica. Con la nazionale algerina, comunque, si rivelò un trascinatore con 87 presenze e 40 gol all’attivo, con in bacheca la vittoria alla Coppa d’Africa del 1990. Anche se il momento di maggior popolarità con la rappresentativa maghrebina lo aveva vissuto nel 1982, quando ai Mondiali di Spagna aveva sconfitto per 2-1 la Germania Ovest, siglando proprio il gol del vantaggio a Schumacher. Con la maglia del Porto nel 1986 vinse lo scudetto portoghese e nella stagione successiva partecipò alla Coppa dei Campioni, quella vera e con il fascino dell’eliminazione diretta. Le immagini pertanto si riferiscono alla finale che il Porto disputò contro il Bayern Monaco al Prater di Vienna. I tedeschi bavaresi risultavano favoriti alla vigilia ed infatti al 25’ Ludwig Kogl di testa siglò il gol del vantaggio, superando il baffuto portiere polacco Mlynarczik. Tuttavia, il Porto guidato da Arthur Jorge riuscì a prendere le redini del gioco, grazie ad i suoi finissimi palleggiatori. Inoltre beneficiò delle accelerazioni ed invenzioni di Madjer e della verve agonistica del nuovo entrato Juary, un brasiliano troppo in fretta scartato dal calcio italiano che aveva lasciato un ricordo di sé in quanto festeggiava i suoi gol con dei pirotecnici giri intorno alla bandierina del corner. Al 79’ proprio Juary dalla sinistra servì un pallone al centro su cui andò a concludere a rete Madjer con un astuto e spettacolare colpo di tacco. La talonnade spiazzò la retroguardia tedesca e Rabah fu soprannominato suggestivamente Il tacco di Allah. Subito dopo il pareggio, all’ 82’ lo stesso Madjer dribblò in velocità Andy Brehme e ricambiò il favore dell’assist a Juary, che insaccò nonostante il tentativo disperato di Pfaff. Il Porto si portò a casa una bellissima e meritatissima Coppa dei Campioni, sovvertendo il pronostico e facendo brillare la stella del Maghreb Madjer. Lo stesso Madjer fu decisivo nella finale di Coppa Intercontinentale contro il Penarol e nella Supercoppa Europea contro l’Ajax per un trittico di assoluto prestigio. Nell’estate del 1988 lo acquistò quasi l’Inter che poi lo bocciò per un mai chiarito difetto fisico. Tentò l’avventura nella Liga con il Valencia senza troppa fortuna e finì quindi per chiudere la carriera ancora con il Porto, la squadra che lo aveva reso famoso e che soprattutto aveva dato possibilità di mettere in luce il suo estro e la sua classe. Divenne un idolo del popolo algerino e di tutto il continente africano, un incubo invece per il calcio tedesco. Madjer, il campione venuto dal nulla che con la sua fantasia aveva messo in crisi il calcio miliardario degli europei.

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05 agosto 2007

Non facciamoci fregare!

Una delle cose più strane che si trovano girando sul web è sicuramente una sezione del sito "foggiacalciomania.com" presente da giorni ed intitolata "Cavese, continua la fuga". Questo, per chi ancora non lo avesse capito è un chiaro ed evidente segno di come si tenda a destabilizzare un ambiente (quello Aquilotto) che, se compatto e coeso nella stessa direzione, non può che far paura anche a squadre più titolate per la vittoria finale di questo torneo di terza serie. Le recenti e scottanti vicende che hanno visto protagonisti i nostri ex (che ben conoscono come possa essere determinante il nostro calore), hanno infatti surriscaldato gli animi di una piazza che mai prima d'ora si era ritrovata così divisa prima dell'inizio di un campionato. Certe partite, spesso determinanti, si svolgono fuori dal rettangolo di gioco. Non facciamo in modo che chi è andato via (e a cui non daremo + spazio su questo blog) possa provocare ulteriori e più seri danni come ad esempio creare fratture e divisioni all'interno della tifoseria. Restiamo uniti senza creare inutili ed inesistenti processi. Dimentichiamo il recente seppur bellissimo passato; saranno gli altri a doversi preoccupare di incontrare la Cavese e i suoi Tifosi. Con tutto l'amore che ho verso questi colori! Bluisthecolor®

04 agosto 2007

Tutti al Foggia!

Finalmente, anche Tony D'Amico è diventato un calciatore "vero". Uno di quelli che ben si legano al concetto di "calcio moderno" e che non hanno nulla a che vedere con le emozioni, i tifosi e i sentimentalismi di provincia... Bravo Tony, ora sei davvero un capitano. Un capitano di ventura che offre i suoi servizi non più per un simbolo, un ideale o una maglia, ma solo per interesse personale. Bravo Tony così si comporta una bandiera, gira come gira il vento, e non importa da che parte arrivi. Grazie comunque per averci ricordato (molti fingevano di averlo dimenticato) che LA CAVESE SIAMO NOI, e chi indossa un'altra maglia è semplicemente UN AVVERSARIO...in questo caso nemmeno tanto degno di definirsi tale. Cioffiducia, Alè Cavese!