CAVESE 0 - Teramo 0
Siamo matematicamente nei Play-Off. Raggiungiamo un traguardo storico, nonostante una prestazione "mostruosa"... le foto di Angelo Tortorella.. P.S. Chi contesta resti a casa!
versione 3.0
Siamo matematicamente nei Play-Off. Raggiungiamo un traguardo storico, nonostante una prestazione "mostruosa"... le foto di Angelo Tortorella.. P.S. Chi contesta resti a casa!
Partita spumeggiante. Due squadre che si affrontano a viso aperto senza riuscire comunque a finalizzare le pur tante occasioni create da una parte e dall'altra. Colpo d'occhio eccezzionale: circa 1.500 i tifosi aquilotti al seguito che, in un Romeo Menti gremito, hanno egregiamente onorato la memoria di Catello Mari insieme alla gente e ai tifosi di Castellammare...Il sogno continua!
di Fabrizio Riskio... Un’altra settimana di allenamenti volge al termine in casa Cavese per lasciare finalmente spazio al calcio giocato. I giorni d’attesa prima di un derby sono così. Frenetici, ricchi di pathos, di sogni e di speranze. Dopo l’Avellino arriva la Juve Stabia. Gli aquilotti sanno bene che non è una gara come tutte le altre. Si va a giocare nella città del leone Catello Mari per la prima volta dopo la sua scomparsa. E basterebbe già questo per riempire di significato un’intera partita. Ma l’incontro con la Juve Stabia è anche importante per la classifica. Soprattutto per le vespe di Eziolino Capuano si tratta di una tappa fondamentale per i play off. Che si sono allontanati temporaneamente dopo la sconfitta lunedì sera a Sambenedetto. Ma che in caso di successo con la Cavese potrebbero nuovamente diventare realtà. Poi c’è la storia recente di questa sfida. Tanti gli incroci in campionato. Come dimenticare i quattro match di due stagioni fa? Al “Menti” il 22 dicembre 2004 finì 0-0, mentre nel ritorno a Cava il 10 aprile del 2005, in un derby segnato da incidenti, i gialloblè di Di Costanzo si imposero per 2-0 grazie alla doppietta di Sibilli. La Cavese nella semifinale play off, con entrambe le gare giocate in campo neutro e a porte chiuse, però si prese la più bella delle rivincite. Il 29 maggio a Sora i biancoblù superarono contro il pronostico che li vedeva sfavoriti Ambrosi e compagni per 1-0 grazie ad un diagonale magico di Schetter. Nel ritorno a Frosinone il 5 giugno finì 0-0 e la Cavese si qualificò per la finale play off poi persa con il Gela, mentre la Juve Stabia in estate sarebbe stata ripescata in C/1 proprio ai danni dei metelliani. In campo domenica a Castellammare ci saranno diversi protagonisti di quelle sfide così combattute: Mancinelli, Cipriani, Alfano, Tatomir, D’Amico, lo stesso Schetter, ieri uscito malconcio dall’amichevole di Quarto, la cui presenza però non è in dubbio, senza dimenticare in panchina il giovane Volpecina e Sasà Campilongo. Che vorranno certamente come in quei play off combinare un altro scherzetto alle vespe per non perdere di vista quel secondo posto che dopo il 3-1 sui lupi dista ora solamente un punto. Al “Menti” domenica farà molto caldo. Ma si sa che gli aquilotti quando c’è da combattere quasi sempre si esaltano. E Campilongo in una gara così delicata si affiderà ancora una volta al cuore della vecchia guardia. Che negli appuntamenti importanti non ha mai deluso.
Uno degli argomenti più interessanti della riunione che gli Ultras terrano questa sera alle 20,30 presso l'Ex -Onpi, è quello legato alla questione stadio. È di queste ore infatti la notizia che il Comune ha ottenuto un finanziamento dalla Regione per i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del Lamberti che prevedono, tra l'altro, l'installazione di vetri antisfondamento al posto delle attuali inferriate. Proprio riguardo all'installazione delle vetrate gli Ultras presenteranno una proposta alternativa, pronta già da diverso tempo, per evitare che ad essere penalizzati siano ancora una volta gli spettatori. Il timore infatti è che dopo breve tempo i vetri siano soggetti ad un'opacizzazione tale da non permettere più la perfetta visione della gara e considerando la piccola dimensione dei nostri settori, ci si ritroverebbe in una situazione molto simile a quella di "Gela"...PESSIMA!
L'Italia ha perso Euro 2012: l'Uefa ha preferito guardare a Est, ma anche Calciopoli e la tragedia di Catania hanno pesato in maniera evidente L'Italia si lecca le ferite, ferite profonde dopo la beffa di Cardiff dove l'Esecutivo Uefa ha scelto l'accoppiata Polonia-Ucraina per organizzare gli Europei del 2012 preferendo due nazioni senza grande storia calcistica ai Campioni del Mondo in carica. Se l'Unione Europea va allargandosi verso Est politicamente, anche il calcio continentale ha seguito questa linea di pensiero ed Euro 2012 sarà certamente un'occasione di grande sviluppo per le strutture sportive di Varsavia e Kiev, ma nonostante ciò si può affermare che quello nei confronti dell'Italia è stato un vero e proprio sgarbo. Anche se il volto di Platini, nell'esibire la busta con la candidatura vincente, ha fatto trasparire una certa tristezza, non si può dire che l'Uefa non abbia avuto le sue buone ragioni per bocciare la candidatura italiana. Calciopoli ha minato pesantemente la credibilità dei nostri campionati agli occhi degli osservatori stranieri, tanto più dopo gli ultimi sviluppi che hanno riaperto una ferita ancora non del tutto cicatrizzata. Ancor maggiore, a livello mediatico, è stato l'impatto della tragedia di Catania e della morte dell'ispettore Filippo Raciti, un evento che ha fatto trasparire le chiare carenze degli impianti sportivi della penisola, oltre a sottolineare le difficoltà delle Forze dell'Ordine e delle società nel controllare quelle frange di tifosi che nulla hanno a che fare con il calcio e con lo sport in generale. Polonia e Ucraina non possono certo dire di essere senza macchia: la corruzione esiste anche lì e la sicurezza degli stadi è un capitolo da affrontare seriamente e al più presto, per arrivare preparati all'appuntamento europeo, ma l'Uefa spera che la spinta data da quest'assegnazione storica possa aiutare questi paesi ad entrare a pieno titolo nell'Europa calcistica. Le reazioni degli esponenti politici italiani hanno lasciato trasparire una chiara amarezza per un traguardo mancato quando ormai tutti i quotidiani avevano già cantato vittoria, ma dopo un chiaro momento di abbattimento bisognerà tirarsi su le maniche perché questo mondo del calcio va cambiato non solo con le leggi, ma anche con i fatti: non bastano i tornelli per riportare le famiglie negli stadi, non basta togliere gli striscioni dalle curve. Il calcio italiano deve ripartire da stadi nuovi e soprattutto da una diversa mentalità, traguardi che bisognerà tagliare senza l'aiuto del denaro portato da Euro 2012, ma traguardi che bisogna comunque raggiungere per dimostrare che il nostro calcio è veramente vincente, veramente Campione del Mondo. Eurosport - Luca Stacul - 18/04/2007 16:15
Assolutamente una domenica diversa. Un Lamberti pieno così, personalmente, lo avevo visto solo alla festa di Castello, ed il colpo d'occhio è spettacolare anche grazie ai numerosissimi tifosi irpini giunti a Cava de' Tirreni sin dalla mattinata. Entro in curva alle 13,30, sono solo, nei distinti c'è il Fuffo e dalla nord i primi tifosi biancoverdi lanciano cori ai giocatori in campo per il riscaldamento. Per loro una partita certo importante, ma tutto sommato una partita come tante altre, per noi no! Questa è una domenica particolare, lo sa il pubblico, lo sanno i calciatori. Pian piano lo stadio si riempie, è un'apoteosi in campo e sugli spalti. Questa vittoria è tutta tua. Ciao Catello. Le foto di Angelo Tortorella. Guarda anche...
È questo l'invito rivolto dalla società del Man United ai propri sostenitori dopo gli incidenti avvenuti la scorsa settimana, allo stadio Olimpico, in occasione della gara di Champions, Roma - Manchester United. Ad aver suscitato le ire dei dirigenti britannici le cariche "indiscriminate" della polizia italiana ai danni dei supporters dei Red Devils verificatesi durante l'incontro.
In una città che sembra aver digerito (purtroppo) l'assenza di una emmittente televisiva locale, proliferano per fortuna le attività via web legate non solo alle vicende Aquilotte.
Con 244 voti favorevoli, 1 voto contrario e 20 astenuti, nella seduta pomeridiana del 3 aprile, il Senato ha approvato definitivamente il il ddl 1314-B recante "misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche, nonché norme a sostegno della diffusione dello sport e della partecipazione gratuita dei minori alle manifestazioni sportive" e che, secondo i politici del Belpaese, dovrebbe finalmente debellare il pallone dalla piaga della violenza... Certo credere che un cambiamento sia possibile, quando in giro c'è ancora Matarrese e quando una terna arbitrale, come quella vista domenica al Lamberti gira ancora a piede libero, mi riesce onestamente difficile... SPERIAMO BENE. le nuove norme in sintesi...
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