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30 settembre 2006

Ternana Cavese, radiocronaca online

Continua l'impegno de "La Redazione". In occasione di Ternana Cavese....Domani due inviati della Redazione vi racconteranno integralmente il match e vi faranno sentire il clima del "Liberati"...Seguite con attenzione le istruzioni di seguito riportate e se ci sono problemi, da 15 minuti prima del match, fino alla fine, potrete mandare messaggi sulla chat di pal talk (se non sapete cos'è installate il programma e apparirà) e fate le domande al nostro staff tecnico in studio a Cava capeggiato dall'amico "Toti" o lasciate un commento a questo post..... Fateci sapere come è andata e perdonateci eventuali imperfezioni dovute all'inesperienza e ai mezzi non proprio degni di Sky.... ...Questa è la pagina da cui scaricare il programma...http://www.paltalk.com/en/start_chatting.shtml, basta cliccare dove c'è scritto "download", una volta premuto ti chiede se vuoi salvarlo sul disco fisso o eseguirlo, è lo stesso. una volta terminato il download avvia l'installazione. Primo passaggio, accettazione termini di utilizzo... accettare poi premere next secondo passaggio : "Options" in alto - scegli Standard Paltalk messenger will be install with the most common options - poi premere next si avvia il paltalk setup fino al completamento dell'installazione, poi premi Finish a questo punto ti dovrebbe partire in automatico il programma e se nn ricordo male ti si apre un pannello su cui scrivere/creare un nickname, quindi la password , infine ti chiede di inserire una domanda segreta da usare in caso di smarrimento psw... se ti accetta il nickname sei pronto per effettuare il login. fino a qui l'installazione e registrazione per invece arrivare alla "stanza" x la radiocronaca : 1 andare sul pannellino principale del programma nella parte superiore , oltre ai vari pulsanti (file, actions, setup, etc) trovi una sorta di segnalibro su cui leggi Pals... premila una volta entrati in Pals trovi il pulsante "Rooms" Premilo ti si apre una nuova finestra in cui sono indicate le categorie sotto le quali sono raggruppate le varie chat scendi fino a "sports & Hobbies" doppio click x fare aprire questa categoria a questo punto dovresti trovare una sotto-categoria sul calcio o direttamente CAVESE-Radiocronache entra e prova!

29 settembre 2006

Quelli che il Web...

A Nocera hanno intrapreso la nostra stessa strada e domenica la radiocronaca della nocerina, vista l'assenza di radiocronache ufficiali sarà online su paltalk, proprio come noi, ma c'è una piccola differenza.... Complimenti ai ragazzi di "forzanocerina.it" e in bocca al lupo per il campionato!

28 settembre 2006

INCREDIBILEINCREDIBILITA'

Vi ricordate quando pochi minuti fa dicevamo che "ogni tanto la fantasia un pò cala"? Beh....mentivamo!!

26 settembre 2006

Orgoglio...

L'orgoglio di chi ha il coraggio di entrare dopo 10 minuti e forse più...l'orgoglio di chi ha il coraggio delle proprie idee contro tutto e contro tutti ed ha ragione....l'orgoglio di 11 grandi uomini che rimontano e vincono non accontentandosi del pareggio, l'orgoglio di una Città che scende in campo e non cerca vittorie finte a tavolino.L'amore di un popolo che si unisce sotto i colori dei suoi padri e dei suoi nonni decidendo di onorarli sempre e comunque....l'orgoglio immenso di chi vive lontano da Cava e ci tributa tutto il suo affetto, questo affetto lo percepiamo e sentiamo il dovere di ricambiare dando loro tutte le notizie che i nostri esigui mezzi ci permettono....un'altra notte magica che consegnamo alla storia e che siamo orgogliosi di aver vissuto!!!Un grazie anche agli anconetani che sapendo della nostra protesta sono usciti dalla nord lasciandosi contagiare dal cuore della sud e portando con loro un pezzo della nostra amata ed ingiustamente maltrattata Città...Grazie a tutti!!

24 settembre 2006

Protesta dei nostri ultras.

Le parole che state per leggere sono scritte di nostra iniziativa, nessuno ci ha chiesto di esprimerci e non parliamo a nome e per conto di nessuno.I fatti descritti sono desunti da letture di giornali, telegiornali e per "sentito dire", visto che il vantaggio del vivere in una piccola Città è quello di avere una veloce circolazione di notizie.... Gli ultras sono come i guardiani accanto al fuoco acceso al milite ignoto. Senza che nessuno glielo avesse mai chiesto, si sono posti a guardia del sacro fuoco del tifo bianco blu raccogliendone i meriti e i demeriti...Con l'avvento dei posticipi,della repressione inscenata ad hoc per proteggere gli interessi di quei pochi che non gradiscono essere disturbati mentre speculano sulla nostra passione e sul desiderio che ognuno ha di far diventare il gioco "una cosa seria", la libertà di tutti noi ha subito una drastica riduzione...Quando i potenti parlano di sicurezza collettiva, tutti noi siamo meno liberi....Per questi signori, il pallone non è una cosa seria, è solo un limone, l'ennesimo, da spremere e poi da buttare, come l'edilizia, la parmalat...Il tutto a discapito di tutti noi!!Se a capo del calcio Italiano c'è ancora un farabutto come il sig.Matarrese e nessuno dice nulla, se a capo del calcio mondiale c'è una carogna come Blatter (la punta dell'iceberg), se Moggi non si è fatto nemmeno un'ora di carcere e se Pisanu che telefona agli arbitri per far vincere "la sua torres..." è lo stesso che mi diffida quando un arbitro condiziona talmente una partita facendomi perdere le staffe al punto da gettargli un ombrello in faccia....beh, allora il calcio è davvero alla frutta. Quando arriva la polizia alle 4 del mattino e dopo averti smontato casa requisisce adesivi e bandiere,(come se a me prendessero il computer...) quando i giornalisti (cavesi) sbattono il mostro in prima pagina per far contento il loro direttore che deve vendere qualche decina di copie in più, quando per le strade della mia città vengo inseguito da orde di carabinieri in assetto antisommossa (di napoli) ed istintivamente mi viene da entrare in un portone, per puro caso non lo faccio e vengo a sapere di ragazzi arrestati per aver fatto ciò che io avevo pensato, beh, allora viene da pensare che nessuno di noi è al sicuro in uno stadio pieno di polizia e che l'unico posto sicuro è stare a casa davanti a sky....Indovinato!!!La funzione della repressione poliziesca non è quella di ripulire gli stadi dai facinorosi, ma di usarli come spauracchio per svuotarli e per far sottoscrivere tanti, tanti abbonamenti alla pay tv!!E se i delinquenti sono pochi, rimpinguare le fila di "falsi facinorosi" secondo l'adagio hitleriano che "sono tutti colpevoli"....Come tutte le cose che accadono in Italia, l'obiettivo è quello di fare gli interessi dei massoni (sempre gli stessi), dei lobbisti e dei plutocrati (quelli che fanno l'amore con i nostri soldi) e allora la protesta migliore è spegnere la tv e andare allo stadio!Ma domani, i ragazzi della curva entreranno cinque minuti dopo il fischio d'inizio, per protestare contro le cose che vi ho elencato e contro tantissime altre di cui tutti noi non abbiamo neanche idea.L'invito della "Redazione" ai suoi affezionati utenti è di unirsi a loro ed entrare tutti quanti 5 minuti dopo l'inizio della partita!!In qualunque settorevoi entriate!Perchè è a rischio la libertà di tutti coloro che vanno alla partita.Immaginate gli spalti vuoti, la partita che inizia e lo stadio che si riempie tributando alla nostra grande squadra tutto l'appoggio ed il sostegno che merita!Il tutto mentre la fatidica parabola che ha cambiato il pallone manda in tutto il mondo tale protesta!Speriamo che ciò accada prima o poi anche se non ci facciamo illusioni sul fatto che tutti capiscano il grave momento che il calcio sta attraversando.D'altronde in un paese che elegge Berlusconi ed in una Città dove ci si ostina a lodare l'operato di Abbro (pace all'anima sua) intitolandogli anche una piazza importante, le coscienze sono quanto meno "addormentate"...buona partita a tutti ed in bocca al lupo ai ragazzi della sud.

23 settembre 2006

L'incredibilità

Prima o poi, nel corso del suo navigare, ognuno di noi deve fare i conti con la propria INCREDIBILITA'. Inutile tirarsi indietro, inutile resistere. L'incredibilità prima o poi ti presenta il conto e pretende di essere valutata nella sua interezza. Non ci sono vie di mezzo, dopo il triplice incredibile fischio che inequivocabilmente sancirà l'avvento dell'incredibilità, tutti noi saremo lì ad adorarla ed a goderne l'influsso benefico. La parola va a braccetto con i nostri tabù e con tutte le nostre imponderabili incredibilità. L'oggetto misterioso continua ad aleggiare in tutti noi e non sappiamo quando una simil orma di piè mortale, la sua incredibil polvere a calpestar verrà....

22 settembre 2006

Chi siamo, da dove veniamo.....

Un tempo non troppo lontano credevo che un folle con una penna in mano fosse già qualcosa di strano ed inusuale, e ne avete avuto qualche prova in tutto questo tempo.Fino a quando, nel mio peregrinare su questo pianeta, io non mi sia imbattutto in un "folle con un computer tra le mani".....il massimo!!Essere un visionario ed avere chi ti tramuta queste visioni in realtà senza mortificarla, anzi rendendola più bella, nitida e precisa è un piacere che in pochi hanno provato!!E poi, quando non penso a nulla, mi si para innanzi con qualcosa che avrei pensato di lì a qualche giorno....Le immagini e le foto che vedrete in questo piccolo movie non sono un'autocelebrazione ne una mancanza di idee, (abbiamo il problema opposto) è un ennesimo passo in avanti senza però dimenticarci il nostro vero "background", ed ogni tanto ricordarci il freddo di Vasto, la neve di morro d'oro, il gusto salato delle lacrime di Gela, il We are the Champions che non suona per te, le centinaia di perquisizioni (anche 3 consecutive prima di entrare) fatte a padri di famiglia e persone comunque tranquille, l'entusiasmo finalmente ritornato, i Cavesi in Italia e all'estero, tutto insomma!Noi lo scorso inverno lo abbiamo vissuto così e ci ha fatti crescere tantissimo, dalle nostre menti insonni sono uscite oltre alle parole ed alle foto che vi abbiamo mostrato nei giorni passati, anche i seguenti files.Dalla nostra mente ma dalle mani di Peppe....davanti ad un tale incanto, mi piace perfino Berlusconi con la casacca granata..... Un piccolo omaggio a noi stessi.....

19 settembre 2006

E volè!!!Ecco Erasmo!!!

La redazione era sopravvissuta quasi a tutto!!Catastrofi, alluvioni, finte erezioni e vere allusioni.Ma a ERASMO DA ROTTERDAM.....vi assicuriamo che non eravamo per nulla preparati!!!Non sospettavamo nemmeno che un tennista glorioso come lui ritornasse a calcare il prato di Rotterdam con il commento del buon Erasmo Galeazzi che dopo anni e anni di militanza si trovava a tu per tu con un linguista tennista che ha che ha giocato in uno stadio costruito con le cozze che lo stesso sig. "Da Rotterdam" vendeva fuori dallo stadio in giovane età mentre in città tutti aspettavano l'invenzione delle patatine per nutrirsi in modo sano e moderno....Oggi stesso ci siamo iscritti ad una scuola serale balinese che ci illuminerà sull'uso che Campilongo vorrà fare di un tennista nel bel mezzo della bagarre di centrocampo.La nostra insegnante ci ha subito citato tra i maggiori suoi estimatori il bravo opinionista Andrea Liguori, che in diretta nazionale ed in streaming mondiale ha svelato l'ultimo "colpo" della società biancoblù. I nostri complimenti più fervidi e pieni di riverente entusiasmo vanno a colui che ha reinventato l'opinionismo alzandolo al suo grado eccelso e magnificato dalla sua capacità di far incazzare pure la fata turchina dopo aver avuto 12 estenuanti rapporti carnali con pinocchio dopo aver detto molte, ma molte bugie......Il nostro plauso va agli amici di "Spazio bianco blu" trasmissione da noi elogiata e moralmente sponsorizzata su questo space, prima ancora di vederli in azione e dopo aver sentito i nomi dei componenti.Certo, se avessimo saputo del Sig."Da Rotterdam" ci saremmo preoccupati di documentarci un attimo sulle gloriose gesta di questo vero furetto del top spin e futuro faro della regia aquilotta....Magari lo avessero preso ai tempi di Santin...Tivelli a quest'ora traduceva le versioni di greco ai ripetenti del Kennedy a 10 centesimi a parola.....parola mia!!!!Rivediamoli domani alle 15 e leggiamo di più.....

18 settembre 2006

Al Tarantino con affetto

Come mai in 150 siamo tutti criminali ed in 600 siamo tutti bravi ragazzi?.... Ringrazio "perlanera" e riporto il suo prezioso commento come "reportage" della vittoriosa trasferta... perlanera ha detto... …dal nostro inviato, direttamente dalla "spiaggia dei limoni”… Caro Mimì, che domenica fantastica! Peccato veramente per chi non c'era... E' indescrivibile la gioia che ho provato. Eppure comunque stenderò una parola dopo l’altra per cercare di indurre, nel tuo animo, almeno il profumo delle sensazioni che io ed altri nostri amici abbiamo gustato domenica scorsa a Taranto. Sento che devo farlo, proprio per chi non è potuto venire fin laggiù, nella terra della manduria e dell’ubriacante vino “primitivo”, ubriacante come le finte di Toledo, o le percussioni di Catania. E ubriacante come la grinta degli aquilotti. Leoni, senza nulla togliere al re della foresta. Ti racconto la trasferta di Taranto, così come l’ho vissuta io, da tifoso in un pullmann quieto, quello del “Punto blù”. Inutile dirti che quando ho compreso che non saremmo mai giunti prima dell’inizio della partita, ho cercato freneticamente, con il mio telefonino, la frequenza delle radio locali. Ho ricordato, tutto d’un tratto, che il mio cellulare fungeva anche da radio e, intorno al 10’ del primo tempo, ho agganciato una radiocronaca del match. La Cavese era già stata pericolosa in almeno 2 occasioni ed il Taranto sembrava shoccato dalla partenza a testa bassa degli aquilotti. E la cronaca era di marca rossoblu! Un’auricolare in un orecchio, l’altro auricolare nell’orecchio del Laps, mentre con le labbra ripetevo pappagallescamente le parole che ascoltavo, a beneficio degli amici nel pullmann. Già era chiaro: la Cavese c’era, ed era venuta per vincere! Come al solito, penserai. Ma non come a Foggia, per esempio. Stavolta era sul serio, lo intuivamo già dalle prime battute. Ercolano aveva già sfiorato la rete, mentre il Taranto non aveva ancora saggiato i guantoni del nostro insuperabile Mancio. Poi l’ingresso dei pullmann all’interno dello stadio. La prima cosa che ha toccato la terra pugliese è stato un “cipollone”. Il suo prosieguo è stato un coro che veniva dal profondo dell’anima: “tarantino, pezzo di merda”. Non lo condividevo, ma la mia bocca lo pronunciava già. Gli aquilotti sembravano saltellare di gioia quando, con le nostre urla, rivendicavamo la nostra e la loro presenza lì. Appena dentro lo stadio una valanga di fischi mi ha assordato: è stato uno spettacolo vedere oltre 4 mila cristiani urlarti contro “cavaiuolo, pezzo di merda” ed a ruota, 8 o 9 mila che saltano al ritmo di “chi non salta è cavaiuolo” sulla melodia di “oh bella ciao”. Quanta adrenalina! Non avevamo ancora preso posto in gradinata e già tutta Taranto cominciava ad odiarci. “Vai Cavese, vai Cavese, eh, eh” è stato il nostro biglietto da visita, seguito da “alè, Cavese alè, Cava de’ Tirreni alè…”. Intanto nel terreno di gioco Ercolano incornava splendidamente proprio sotto di noi e Pinna compieva un vero miracolo. Le nostre corde vocali avevano superato anche la prova degli acuti: ormai eravamo pronti per i nostri cori di battaglia, a mo’ di mantra, ripetitivi ed ossessivi: “eheheheheheheheh, ohohohohohohohoh, eheheheheheheheh, ohohohohohohohoh”. E fra cori e striscioni esposti dalle opposte tifoserie è scivolato via il primo tempo. “Dal 1919 da padre in figlio…coniglio” il loro striscione più divertente; “chiudi bene la gradinata altrimenti entriamo di nuovo”, il nostro. “Noi vogliamo questa vittoria”, cantata da tutta la curva tarantina, ha accompagnato i 22 atleti negli spogliatoi. La loro curva era piena come un uovo. Una grande macchia rossoblu: non riuscivo a fissarli per più di qualche secondo! Bellissima. Che bello sarebbe stato uscire indenni dallo Jacovone. Anche dal punto di vista del risultato, intendo. Era dura, ma potevamo farcela. L’approccio alla gara del Taranto, all’ingresso in campo nella seconda frazione di gioco, è stato superbo, finanche troppo spavaldo. Con l’amico Granituccio, sugli spalti, non avevamo neanche finito di commentare “scendete pure, con i vostri terzini, non curatevi di Schetterino, Ercole e Peppe Aquino…chè se non riuscite a segnare subito, ve faccimm’ arricreà”, quando Romondini ruba palla a centrocampo e… si, li abbiamo fatti proprio arrecreare. Una ventina di "celerini", che avrebbero in teoria dovuto impedirci qualsiasi contatto con la loro tribuna, erano intenti invece ad imparare il "dale Cava" ed a mascherare la puzza di bruciaticcio che fuoriusciva dalle loro parti meno nobili. Che fossero tarantini, si sentiva dalla puzza di pesce che aleggiava nell'aria. Ma attenzione: non era puzza di ippocampo, piuttosto di mitili andati a male, a tipo "colera". Poi l’incidente di percorso: un'esplosione di gioia di 8 o 9 mila tarantini. Rigore, e poi gol di Cammarata. Vecchietti che danzavano in “tribuna”, donne e bambini del settore “distinti” che gareggiavano a chi rivolgesse il gesto più irritante e sconcio al nostro indirizzo. Tutta la Taranto calcistica era uscita da un baratro: perdere in casa contro la Cavese. Gridavano come i bambini delle scuole comunali di Corso Mazzini, quando verso “la mezza” aprono i cancelli e li sciolgono a piazza Lentini. Noi tranquilli. Intanto “l’uno ad uno” era dignitosissimo, e soprattutto loro si erano proprio cacati sotto. Era già un ottimo risultato. Eppure il meglio doveva ancora venire: quando il fischio che ha sancito il rigore su Schetterino è risuonato nell’etere pugliese, è stato un po’ come quando si stura improvvisamente un “cesso appilato” e tutta l’acqua e quant’altro va giù, in un solo colpo, lasciando praticamente la tazza asciutta. Così il fiato ha abbandonato la gola delle migliaia di tarantini assiepati in ogni angolo dello stadio. Il groppo che era sceso giù consentiva loro a stento di respirare; se ne sentiva quasi il rantolo. Ma di emettere addirittura un suono, non se ne parlava proprio. Poi la grande implosione di collera, degli stessi 8 o 9 mila, alla trasformazione di Tarantino. Si racconta che una simile implosione sia stata registrata soltanto nei primi istanti della deflagrazione, nell’atollo del Pacifico, dell’atomica francese, qualche anno fa. Poi lo stillicidio dei minuti di recupero e finalmente la corsa dei ragazzi sotto la nostra curva, panchina compresa, al momento del primo dei tre fischi di fine gara (al terzo fischio, avevamo quasi già cantato anche "zump' zump' guagliò"!!!). Un “finché vivrò…” per Catello, a fine gara, con i ragazzi sotto la curva, in uno stadio ammutolito è troppo difficile da rendere con le parole. Spettacolare anche la desolazione di 400-500 tarantini rimasti, attoniti, nella loro curva, per almeno una buona oretta dopo il fischio finale. Come serpenti, erano rimasti incantati dai nostri canti, ritmati. Dalla nostra gioia essi distillavano fiele tremendo che impediva loro di muoversi e, in un ultimo fiotto di voce, ci hanno urlato “a mezzanotte, uscite a mezzanotte…”. I calciatori del Taranto, "docciati" e rivestiti, lasciavano alla spicciolata lo stadio, transitando sul terreno di gioco proprio sotto i nostri occhi: la colonna sonora da noi inscenata è stato un “porò porò, porò porò, poropopò, poropopò” sulla melodia di Stanlio e Ollio. Al solo Panini è stato concesso un sentito applauso, pregno di antichi ricordi. Poi le forze dell’ordine ci hanno praticamente costretto a terminare la festa ed a lasciare lo stadio e lo Shamano ha ripiegato i suoi bulbi oculari che ormai erano usciti di oltre mezzo metro fuori dalle loro orbite. Noi volentieri saremmo rimasti fino a sera, magari avessimo potuto avere anche una ‘mpepatina di cozze… E poi il tragitto in mezzo alla città, per un chilometro o due, fra grigi palazzi di periferia, con qualche teppistello che faceva prove di lancio con pietre. Utilizzava però, il discolo, la comune “sfravecatura”, peraltro centrando pure una macchina parcheggiata di chissà quale povero Cristo tarantino, per il quale è proprio il caso di dirlo: capa rotta e zella spaccata! Un altro imbecille è andato un po’ meglio, ma non di molto: dall’unico cavalcavia che c’era, ovviamente dimenticato dalla polizia, è stato cazzo di non centrare il nostro pullmann. Non so come abbia fatto a mancarci, ma poi ha ripreso la giusta concentrazione e si è fatto perdonare al secondo lancio, centrando in pieno il pullman dietro di noi. Per fortuna il parabrezza ha retto e ci sta consentendo di scherzare, anche se la paura e la preoccupazione per i nostri amici, al momento, ci ha fatto arrivare il cuore in gola. Quelle astute volpi delle forze dell’ordine ci hanno poi spiegato che non era stata una loro leggerezza, bensì una costruzione abusiva: infatti, prima della gara non esisteva alcun cavalcavia. Ma Taranto è al 1° posto per l’abusivismo edilizio “sportivo”, per cui i tarantini riescono a costruire, in pochi minuti, edifici e strade dai quali lanciare le pietre ai tifosi avversari, senza che la polizia possa fare niente per evitarlo. Non si può credere che un popolo represso possa arrivare a tanto. Purtoppo è così. Da lodare i nostri supporters che, sebbene in chiaro atteggiamento guerriero, soprattutto nel tragitto di rientro, fuori dallo stadio, mai hanno dato adito a scene di guerriglia, mai lasciando i pullman e mai lanciando oggetti verso i teppistelli che facevano capolino ai vari incroci stradali attraversati. Che resta da dire? Che le prove tecniche per l’Arechi hanno sortito buoni effetti. Ma attenzione, era una prova in piena regola, risultato compreso… …w lo sport...

17 settembre 2006

Taranto 1 Cavese 2!! da:tuttalac.it

Dal sito tuttalac.it, ho pizzicato per voi il "pezzo" che parla della vittoria a taranto secondo me sacrosanta, in quanto la storia ha dimostrato che due anni fa i nostri concittadini subirono soprusi inenarrabili, per non parlare dei tre punti persi per la sconfitta a tavolino per entrambe... Da quello che ne sappiamo, non ci sono stati inconvenienti di nessun tipo, a dimostrazione che se siamo in tanti non può accadere nulla, in quanto le frange malate e colluse delle forze dell'ordinee deitifosi locali si trovano in così netta minoranza che per inventarsi qualcosa devono davvero esagerare. Cosa che non mi sorprenderebbe più di tanto in un paese che per affermare i suoi poteri forti si è fatto gli attentati da solo una trentina d'anni fa, mietendo vittime innocenti...... Ecco il tabellino completo: Marcatori:49' Romondini (C), 53' Cammarata (T) su rigore, 66' Tarantino (C) su rigore
Taranto:Pinna 7 Panini 6 Colombini 5,5 Caccavale 5 Pastore 5 De Liguori 6 Catania 6 Cejas 5 Cammarata 6 Mancini 5,5 Toledo 6
A disp:Faraon,Prosperi,Silvestri,Larosa,Danucci,Piroli,Ambrosi, All.Papagni 5,5
Sostituzioni:69' Piroli 6 per Catania, 74' Ambrosi sv per Mancini, 88' Danucci sv per Caccavale
Cavese:Mancinelli 6,5 Arno 6,5 Nocerino 6 Romondini 7 Cipriani 6,5 Sportillo 6,5 Ercolano 6,5 Tatomir 6,5 Aquino 6,5 D' Amico 6 Schetter 6,5
A disp:Rodomonti,Rossi,Alfano,Pittilino,Tarantino,De Giorgio,Albano.All.Campilongo 7
Sostituzioni:61' Tarantino 6,5,79' Rossi sv per Sportillo, 81' Alfano sv per Schetter
Arbitro:Barletta di Bernalda 5,5
Assistenti:Rufolo di Potenza e Signorile di Bari
Note:Spettatori 7000 circa.Presenti in Curva Sud 450 supporters della Cavese.Corner:4 a 4.
Ammoniti:Cipriani (C), Toledo (T), D' Amico (C), Arno (C), Rossi (C).
TARANTO-La Cavese sbanca lo Iacovone al termine di una partita vibrante e sicuramente molto combattuta.Alla vigilia il tecnico del Taranto Aldo Papagni deve rinunciare a Zito e a capitan Deflorio.Partono bene gli ospiti, pericolosi già al 10' con un tiro-cross di Schetter.Al 17' Cavese ancora minacciosa con un colpo di testa alto di Ercolano.Rispondono i padroni di casa al 19':lancio preciso di Mancini per Fabrizio Cammarata,che conclude fuori di poco.Al 22' ottimo slalom di Catania che,dopo aver superato alcuni avversari,conclude a lato.In chiusura di tempo grande parata di Pinna,che nega la rete ad Ercolano con un gran colpo di reni.In avvio di ripresa la Cavese passa:velocissimo contropiede condotto da Aquino, con la palla che praticamente sbatte su Romondini e beffa l' incolpevole Pinna.Il Taranto risponde rabbiosamente:al 53' passaggio filtrante di Toledo per De Liguori,che viene steso dal portiere Mancinelli.Rigore ineccepibile,trasformato con notevole freddezza da Cammarata.Tuttavia i ragazzi di mister Campilongo non si scompongono e continuano ad attaccare,con il Taranto in evidente difficoltà.Al 65' contatto in area tarantina tra Pastore e Schetter:per il direttore è calcio di rigore,che il neo-entrato Tarantino trasforma con bravura.I padroni di casa accusano il colpo e stentano a riorganizzarsi. Il tecnico Papagni lancia nella mischia Ambrosi e Piroli,ma senza ottenere grossi risultati.Anzi, è la Cavese che punzecchia la stranita retroguardia rossoblu con rapide ripartenze.Nel convulso finale,tuttavia,all' 87' un preciso colpo di testa del giovane attaccante del Taranto Fabio Piroli termina di pochissimo a lato.Alla fine fanno festa i supporters della Cavese,soddisfatti della bella impresa compiuta dai loro beniamini.Da rivedere senz'altro il Taranto,apparso un tantino sottotono anche da un punto di vista atletico. COSIMO GALEONE

Un viaggio lungo 2 anni....

...Quella domenica dell'11 febbraio 2006, io ed il mio amico Peppe disertammo la trasferta di Montevarchi per dare alla luce questo space...Da allora tutto è noto, ma prima? Prima, eravamo ospiti su Cavesecalcio (era il mio preferito quando ero "tesoro", "incredibile" e "d'acciaio"...), forzacavese (grandi le chattate in orario di lavoro) e su cavese.it (il più ospitale di tutti..).Ma prima? Da dove veniamo? Da qui!! Chi ci vuole bene, chi ci segue e ci da la forza di stare svegli la notte per migliorare.....chi ci ferma per strada e ci dimostra il suo affetto, deve sapere che il cammino è stato lungo!Tante, tantissime persone si sono unite a noi, alcuni sono rimasti, altri no. Ma se questa nostra creatura di nome "blog" ci sta facendo gioire, è merito di tutti coloro che abbiamo incontrato.Ogni singolo fotogramma ha un perchè, anche la foto più incomprensibile verrà compresa da almeno una persona amica...Il viaggio continua e speriamo duri a lungo...30 mila contatti in sei mesi, da quando per gioco mettemmo il contatore, sono il viaggio, tante persone che la pensano allo stesso modo e senza volerlo cambiano il mondo, beh, se permettete, questa è la vera e propria meta.....Da oggi siamo tra i primi 100 siti in Italia ad avere quel tipo di contatore ed è solo grazie all'affetto dei Cavesi.Tra i primi 20,ogni giorno ci siamo noi e l'amico Giovanni Petrolini!Le potenzialità della nostra città sono enormi rispetto alla popolazione.Il non avere una tv o una radio, ci ha dirottati verso l'unica fonte d'informazione disponibile:La rete!!E perciò eccoci qua!! L'idem sentire di queste persone, per noi è una responsabilità, abbiamo il dovere morale di non tradire chi crede in ciò che di serio o meno serio diciamo.La libertà di pensiero attualmente è il bene meno disponibile e al tempo stesso il più appetito da chi questa libertà ci vuole togliere.Tutto ciò ci impone di essere intellettualmente ineccepibili!!Spendere zero e guadagnare zero in moneta ma miliardi in esperienza di vita e di affetto, non ha prezzo!!Grazie ancora amici!!

15 settembre 2006

Tutti al mare!!!

14 settembre 2006

Una ciudad teñida por el azul oscuro y el blanco...

Da:

  • pericosonline.com
  • Siamo "costretti" a pubblicarlo in lingua originale e con i commenti perchè suona benissimo!!... 29-08-2006 Una historia verdadera: CIAO CATELLO... Un historia verdadera explicada por Miguel Cirac, un perico curvero al que le he pedido encarecidamente que me escriba esta gran historia, enmarcada en una pequeña ciudad del sur de Italia. Una historia que pone la piel de gallina, y que nos recuerda que tras el PPV y el merchandising de los clubes, todavía hay reductos en los que la ilusión y la pasión por nuestro deporte se mantiene vivísima gracias a jugadores como CATELLO Así, sin más, como el emotivo film de David Lynch, os quiero explicar una historia de fútbol de verdad....Dedicada a todos aquellos que ven el fútbol como algo mas que un deporte; ¿una forma de vida quizás?, ¿un sentimiento?, ¿unos amigos? Para todos aquellos que invierten su tiempo en viajar allí donde juegue su equipo, preparar pancartas, tifos o cánticos de manera desinteresada y sin que nadie se lo reconozca: ni el club, ni su grupo o grada y por supuesto menos aún los jugadores. Sí, aquellos a los que tanto se critica en este fútbol-negocio en el que se ha convertido una de las principales pasiones de nuestras vidas. Este humilde perico pretende mostrarles a todos ellos que aún quedan jugadores que sienten unos colores y aprecian el valor de su hinchada, para todos ellos esta historia. Tres días después de la consecución de nuestra cuarta copa del rey, un servidor, que se encontraba en un pueblo zaragozano y, por lo tanto, territorio enemigo para un perico aquellos días, recibe el siguiente sms: C1 siamo!!! Los aquilotti* vuelan junto con los pericos…una ciudad entera en fiesta! Increíble! ...e vaaaaiii!!! Se trataba de un sms enviado por un gran amigo italiano, lleno de euforia porque el equipo de sus amores, la humilde Cavese, había conseguido matemáticamente el titulo de campeón de su grupo de la serie C2 (tercera división italiana) y, por lo tanto, el ascenso directo a la serie C1, donde se cruzaría el año siguiente con su histórico rival la Salernitana 20 años después(cabe decir que la tercera división italiana es mucho mas competitiva que su homologa española. Un ejemplo es que solo existen 3 grupos en la categoría a diferencia de los 17 que hay en España). La S.S Cavese, un equipo de Cava de’Tirreni, ciudad al sur de Nápoles, con una población de unos 50.000 habitantes, fundado en 1919, había pasado felices etapas como su participación en serie B (segunda división) en 1980, disputando partidos contra equipos como la Lazio, la Sampdoria, Verona, Bologna, Palermo y, sobretodo, contra el Milan en San Siro, al que venció por 1-2. En una temporada en la que rozaron el ascenso a la serie A. Después de esta victoria en San Siro, los periodistas italianos compararon a la Cavese con el Real Madrid, bautizando a aquel equipo como el Real Cavese. Pero, como nuestro querido club, la Cavese ha pasado por etapas no tan buenas; descensos de categoría e incluso un desfallecimiento de la sociedad (algo muy común en Italia y que recientemente han sufrido equipos como la Fiorentina) hicieron que la sociedad tuviera que sobrevivir en categorías muy inferiores del fútbol italiano. Además, con este mensaje, me felicitaba por primera vez por el título de copa que habíamos conseguido, 3 días antes, en aquella maravillosa noche del Bernabeu. Los aquilotti, las águilas de la Cavese, volaban junto a los pericos del Espanyol, me decía. Y es que, en la semana que estuve disfrutando de aquella bella ciudad y de sus gentes, llegué a sentir a aquel equipo sureño y, sobretodo, a aquella afición tan maravillosa que recorría Italia entera siguiendo al equipo. Desplazamientos de 1.000 a 3.000 tifosi, es algo habitual en aquella afición, pero imposible de ver en nuestro país y sobretodo en divisiones inferiores. Volvamos a la fiesta del ascenso; una ciudad teñida por el azul oscuro y el blanco representativos del club, cánticos, tambores, petardos….Llega la noche y la fiesta sigue en los bares de la ciudad, con presencia de algunos de los jugadores del equipo. Entre ellos Catello Mari, defensa central del equipo; joven, fuerte, luchador son cualidades que describen a Catello Mari como jugador. Pero lo que le hace diferente es su forma de sentir el fútbol, su forma de sentir al equipo: como un tifosi más. Catello había llegado al club en la temporada 2004-2005 después de ser uno de los mejores defensores de la serie D. Tuvo que ver el primer partido oficial de coppa Italia, contra la Juve Stabia, en la tribuna. Catello se fijó en como se vivía la fiesta del fútbol en la Curva Sud del viejo estadio de Cava y ahí empezó su relación con su hinchada. En diciembre de ese mismo año, en el caliente derby contra la Nocerina, Catello consigue su primer gol, de cabeza rematando una falta lateral, y recorre 80 metros con los brazos en alto para ir con su afición, en la Curva contraria, celebrando el gol como luego haría siempre: con los suyos. Mas tarde, la Cavese perdió el play-off de ascenso a C1 de ese año, en el campo del Gela (Sicilia), después de quedarse con 9 hombres y jugar 120 minutos la Cavese abandonó sus sueños de gloria. Catello jugó como un león, pero después de los 120 minutos estalló en lágrimas delante de su afición. La noche del ascenso, esa gloriosa noche, fue la última noche de gloria de Catello. Dijo que estaba cansado y que se volvía a casa, a pesar de que algunos aficionados le habían ofrecido quedarse a pasar la noche en su casa, pero Catello se negó. Horas después, dejó su vida en la carretera desplazándose a su lugar de residencia, en un pueblo cercano. La fiesta nocturna de una ciudad acabó por la mañana en llanto por la muerte de Catello. Ya no importaba el ascenso conseguido el día anterior. A su funeral asistieron aficionados de equipos con los que la Cavese tenía gran rivalidad, pero ese día nada importaba y es en estos momentos cuando me viene a la cabeza la frase que alguien empuñó: el fútbol es lo más importante de las cosas que no importan. Esta historia no puede entenderse completamente sin la visualización de los siguientes videos. Puesto que una imagen vale más que mil palabras, les invito a que vean los 3 videos, con el sonido encendido, sobre los goles de Catello, su funeral y sobretodo sus celebraciones. (Videos cortesía de www.cavese.it) Video 1 Video 2 Video 3 Ciao catello, ciao leone! Gracias a M. A. Amenabar por proponerme la idea del artículo y sobretodo por dejarme participar en este maravilloso portal perico. Miguel Cirac ------------------------------------------------------------------------------------ Comentaris: Tremendo CATELLO. Hasta siempre. 11-09-2006 Autor: santfeliuperic ------------------------------------------------------------------------------------ Impresionante! me ha llegado al alma. Tamudo tambien lo hace, a su forma, ya que es mas introvertido, pero lo hace con el alma, verdad Raul? paisano. MAGICO ESPANYOL!! 08-09-2006 Autor: SANTAKO Gran article i gran lliçó. 08-09-2006 Autor: 7m76 ------------------------------------------------------------------------------------ Con lo emocionada que estaba, me he quedado triste con el final.. 06-09-2006 Autor: Crysy ------------------------------------------------------------------------------------ Este artículo es la mejor demostración de lo agridulce que es el fútbol. De los sentimientos que mueve. Y de lo que significa para muchos de nosotros. 03-09-2006 Autor: keith r ------------------------------------------------------------------------------------ soy un tifosi della cavese que resiede en barcelona y quiero ablar de persona con cirac el mio numero de movil es 637236613 para ablar del tema de catello y de mas cosas por favor llamame claudio 02-09-2006 Autor: ultra` ------------------------------------------------------------------------------------ Estoy llorando... D.E.P. 01-09-2006 Autor: daniel ------------------------------------------------------------------------------------ Me encantan los jugadores q celebran sus goles con la afición. Tamudo no es tan comunicativo pero siempre celebra los goles corriendo hacia la gente 31-08-2006 Autor: Periko BCN ------------------------------------------------------------------------------------ Hemos introcido algún cambio en la Historia porque había algún dato que no era del todo exacto. Francesco, tifoso de la Cavese, nos ha dado ahora el visto bueno a la Historia. Además le hemos atracado y se compromete a explicarnos la historia del derbi entre la Cavese y la Salernitana que vuelve el 23 de Diciembre 20 años después. 30-08-2006 Autor: M A Amenabar ------------------------------------------------------------------------------------ Gran articulo , si señor 30-08-2006 Autor: reydecopas ------------------------------------------------------------------------------------ Igualito que Tamudo, vamos. 30-08-2006 Autor: lolo ------------------------------------------------------------------------------------ DESCANSE EN PAZ, NO SE SI TENGO EL DIA TONTO O KE, PERO ME HA IMPACTADO ESTE ARTICULO, ADEMAS DE K NO EXISTEN JUGADORES ASI EN PRIMERA. 30-08-2006 Autor: Son Salsero ------------------------------------------------------------------------------------ Gracias por hacernos llegar esta historia. gran article!! 30-08-2006 Autor: Tamudios ------------------------------------------------------------------------------------ Muy bueno Cirac, de La Curva tenías que ser...! 30-08-2006 Autor: Dani S. Un 10 Cirac. Felicitats per haver pogut narrar aquesta gran i trista historia! 30-08-2006 Autor: Albert ------------------------------------------------------------------------------------ Buffff...és molt trist! Bon escrit...tot i q les imatges parlen soles. 29-08-2006 Autor: helsss ------------------------------------------------------------------------------------ gran article sr. cirac el felicito molts dels nostres hauriem d´apendre a saber k es la humiltat 29-08-2006 Autor: cedel ------------------------------------------------------------------------------------ Gran articulo triste muy triste 29-08-2006 Autor: Juanka de Gracia ------------------------------------------------------------------------------------ Definitivament.... que n´aprenguin!!!!! 29-08-2006 Autor: joroi el perico ------------------------------------------------------------------------------------ si señor todo un futbolista y la autentica sensacion de ver a un futbolista que siente lo que hace y para quien lo hace. Lastima que jugadores con esa entrega ya no existan. Un saludo cirac. 29-08-2006 Autor: VILADE ------------------------------------------------------------------------------------ Ese chaval en la C y en un club modesto ha conseguido lo que muchos con un monton de titulos y dinero no conseguiran en la vida, permanecer en el corazon de la gente para siempre, grande Cirac. 29-08-2006 Autor: kicoco ------------------------------------------------------------------------------------ Hi hagut jugadors k han conectat amb la grada, però així potser darrerament: Poche (homenatge ja), Pacheta i ... 29-08-2006 Autor: Anti sport ------------------------------------------------------------------------------------ Hay grandísimos futbolistas que a lo largo de su carrera, aparte de mucho dinero, solo son capaces de conseguir una falsa idolatría por parte de los aficionados. Otros sin embargo, siendo mucho mas modestos, consiguen algo mucho mas importante como es el RESPETO. Buen escrito Cirac. 29-08-2006 Autor: suer ------------------------------------------------------------------------------------ Visca el futbol amb sentimients, abaix el futbol modern!! El dia que vegi a un jugador del RCDE fer això, em sembla que no tornaré a pujar a veure un partit en directe, ha de ser tan maco, que veient-ho un cop n´hi hauria prou. No els hi costa res vindre a cel.lebrar gols amb la gent que pateix i es deixa els cuartos per ells. Un cop mes, magistral senyor Amenabar, gran columna i gran col.laboració, gran fitxatge en Cirac.. 29-08-2006 Autor: Efim2705 ------------------------------------------------------------------------------------ gran article, que n`aprenguin els nostres jugadors..... 29-08-2006 Autor: nacho ------------------------------------------------------------------------------------ Gallina de piel company!...molt bon article. 29-08-2006 Autor: Teruel Kriakuervo

    13 settembre 2006

    Il vero spirito del Derby!!

    Altro che disordini, violenza e sciocchezze varie!!Leggete questa..... Giochi nel Barcellona? Allora vai a piedi. E' la singolare avventura capitata a Gianluca Zambrotta, neo-acquisto del club blaugrana. Di ritorno da New York, dove era stato impegnato nella tournée della squadra, l'ex difensore della Juventus è stato riconosciuto in aeroporto dal tassista che lo avrebbe dovuto trasportare. "Sono dell'Espanyol - ha detto l'autista - e quelli del Barca non li porto". quando si dice la rivalità... Il taxi è mio e decido io. E così il primo derby, non giocato, della stagione se lo aggiudica ai punti l'Espanyol. A spese di Gianluca Zambrotta. Secondo quanto riporta il giornale catalano "Sport", infatti, il terzino azzurro sarebbe stato vittima, suo malgrado, di un episodio quanto meno singolare. Al rientro dalla tournée americano giocata col Barcellona, il giocatore si è perso insieme a Lilian Thuram all'aeroporto catalano Del Prat e, dal momento che l'autobus blaugrana non l'ha aspettato, ha dovuto ricorrere a un taxi. Ma la disavventura era ben lontana dalla sua conclusione. "Sono dell'Espanyol - gli ha infatti risposto l'autista - Quelli del Barcellona io non li porto". E così al "povero Gianluca" non è rimasto altro da fare che cercare un altro taxi, pensando a come sarà il clima quando il derby ci sarà sul serio... ..Tassisti Biancoblu!!Se il 22 dicembre incontrate un granata, non fate come gli spagnoli!! Portatelo dove vuole e....chiedetegli il doppio!!!

    12 settembre 2006

    TITANICI!!!

    All'ombra del monte Titano, titanica sconfitta del Titanic granata!! Finalmente coronato il sogno di giocare in Europa!!In terra estera, nella Repubblica di San Marino, nobile terra di Gran Premii, il calamaro subisce una leggerisssssima sconfitta per 4 a 0!!!..Ma che c'entra....è tutto un complotto....tanto papà Petrucci ci ripesca....Cazzo!!!Ma se siete figli di Petrucci, allora la vostra mamma.......

    10 settembre 2006

    Bentornata Vittoria!!

    Cavese Lanciano 2 a 0! Le reti realizzate entrambe nel primo tempo da Ercolano e da Peppe Aquino su rigore .....Dopo tanto, tanto tempo, la prima vittoria in C!Era ora,ce la meritavamo e se la merita questo splendido gruppo che è già nella leggenda di Cava de' Tirreni!! Questo fortissimo gruppo innanzitutto di uomini veri e poi di bravi calciatori ci ha regalato per ben due volte la gioia del gol e quidi della vittoria!Li ringraziamo anche per la loro abilità di tour operators, per averci finalmente portati al mare!!Come tutti vacanzieri chic, quest'anno al mare ci andremo a Natale, ma non ai tropici....

    Omaggio a Franco Liguori

    Ovviamente è vivo, non vi allarmate!...Ma voglio ringraziarlo ancora e ricordare le sua bellissima e sfortunata Cavese che nel 85/86, ultimo anno di C, fece un gran campionato!! Tutti a Cava lo ricordano, anche perchè ritornò 10 anni fa a salvarci in D, e oggi finalmente, dopo vent'anni, riprendiamo il discorso da dove lo avevamo lasciato...Inutile nasconderlo, all'epoca avevo 13 anni e la delusione di vedere la squadra (con diverso organico) che appena due anni prima trionfava a San Siro, finire sotto inchiesta per poi fallire, fu una delusione fortissima!Ancor più forte fu la delusione di vedere i biancoblu falliti di nuovo e retrocessi in eccellenza, perdere nome, titolo, prestigio e dignità.Oggi tutto è passato e la Cavese ritorna fiera davanti agli unici che la dignità non l'hanno mai persa:i suoi tifosi di sempre!!Quei 500 "malati"che non sono mai andati via!A loro dobbiamo tutti noi dedicare la partita del ritorno dell'aquilotto!!!... ....10 gennaio 1971: A San Siro si gioca Milan-Bologna. I rossoneri, primi in classifica, sembrano avviati a ripetere lo strepitoso torneo del 1968, quello che aprirà loro le porte ala partecipazione, e alla successiva conquista, della Coppa dei Campioni. Gli emiliani, dopo alcuni anni di declino seguiti allo scudetto 1964 e, soprattutto, alla morte del presidentissimo Renato Dall'Ara, sembra in netta ripresa e naviga nelle zone alte della classifica. Buona parte del merito spetta a Franco Liguori, stantuffo dai piedi buoni (più Tardelli, o Rijkaard che mediano classico), uno che garantisce i rifornimenti al cervello Bulgarelli ma non disdegna la sgroppata, il lancio, la conclusione. Dopo un quarto d'ora la gara di San Siro è ancora ferma sullo 0-0: Liguori scende verso la trequarti, la sua inconfondibile falcata procede verso l'area milanista. Quando ecco irrompere sulla scena il polpaccio teso di Romeo Benetti (anche lui allenatore, ma deludente, della Cavese), a chiudere sull'avversario alla "o la va o la spacca".Chi ha più di 30 anni ha già capito come andò a finire perchè Benetti era un autentico pit bull. La spacca: mentre il pallone viaggia rasoterra, l'intervento di Benetti è incomprensibile, assurdo, violento, crudele. Tacchetti che affondano nel ginocchio di Liguori, infischiandosene del pallone, l'arto del bolognese subisce una torsione anomala, incongrua. Tutto salta, tutto si fa buio: "Il ginocchio rimase attaccato a un solo legamento" ricorda Liguori. "Fu un intervento inconcepibile: era chiaro, guardando le immagini, che Benetti doveva fermarmi, bisognava impedirmi di fare il bello e il cattivo tempo. Di sicuro non aveva intenzione di rovinarmi, il suo voleva essere un fallo per così dire tattico, intimidatorio. Il risultato, però, fu ben diverso". Per Liguori si schiudono le porte del purgatorio, le porte di una sala operatoria dell'ospedale di Lione. Il famoso professor Trillat, lo stesso che giusto pochi mesi prima aveva dovuto rimettere in piedi Gigi Riva, ricompone il ginocchio del talento bolognese. Il quale però, nel frattempo, deve rinviare l'appuntamento con la Nazionale: "Valcareggi mi aveva contattato il giovedì precedente quella gara col Milan: mi voleva provare in azzurro nell'amichevole di febbraio a Cagliari contro la Spagna..." Per Franco Liguori, venticinquenne napoletano, è l'inizio di un calvario senza fine. "Credo che a volte sia anche questione di destino" insiste "La domenica prima di giocare a San Siro, cioè il 3 gennaio a Bologna, subii un infortunio alla caviglia 'grazie' al veronese Mascalaito che mi scaraventò addirittura contro i tabelloni pubblicitari. Fecero di tutto per rimettermi in piedi in vista della partitissima. E ci riuscirono. Purtroppo." Come si comportò Benetti? "Venne anche a trovarmi in clinica a Lione, insieme al suo capitano Rivera. Mi è capitato di incontrarlo ancora in qualche trasmissione. Mi ha confessato che il mio infortunio gli ha lasciato il segno per dieci anni. 'Sapessi a me' gli ho risposto". Liguori si era messo in luce nella Ternana. Tre anni di C, poi la promozione degli umbri rossoverdi fra i cadetti. Non sono pochi a mettere gli occhi su quel talento tuttofare, un o che in campo potrebbe occupare ogni posizione. "Tanto che iniziai come centravanti. In seguito venni impiegato anche come ala destra. Fu poi Corrado Viciani (altro glorioso tecnico bianco blu), a Terni, a sistemarmi in mezzo al campo. Anche se all'occorrenza lo stesso Viciani mi schierava terzino. Non come marcatore, sia chiaro, bensì come fluidificante. Una novità pressoché assoluta in quella metà degli metà degli anni Sessanta..." Poi l'infortunio, la lenta riabilitazione: "Impiegai invece un anno esatto prima di calcare ancora un terreno di gioco. Per sistemarmi in panchina". Ma in quel Bologna 1971-72 Liguori, non ancora in perfetta forma, giocherà solo quattro partite. "Il peggio però venne nel 1972-73. Stavo bene, ero sicuro di essere tornato quello di una volta. Il nuovo allenatore Pesaola, però, non la pensava allo stesso modo. Mi fece giocare in tutto sette partite, senza mai fornirmi spiegazioni. Fu durissima. E devo ringraziare i vecchi, primo fra tutti Bulgarelli, che fecero di tutto per rincuorarmi. Altrimenti, credo, sarei impazzito". Liguori in ogni caso capisce che a Bologna, o meglio in quel Bologna, non tira più l'aria giusta per lui: era arrivato giovane talento, pieno di energie e buonumore. Si ritrova a 27 anni taciturno e permaloso, con il tempo che scorre e quel Benetti che, intanto, ha preso il "suo" posto in Nazionale. Bisogna cambiare aria, e il cambiamento gli giova: Liguori è ceduto in prestito al neopromosso Foggia, Toneatto è finalmente allenatore che gli dà piena fiducia. "Disputai 26 partite in quella stagione. Certo il Foggia era un'altra cosa, tanto che alla fine retrocedette in B, ma io ero soddisfatto. Avevo dimostrato a tutti, e soprattutto a me stesso, che ero ancora un calciatore, che il mio fisico rispondeva. Ero tornato quello di prima, pronto a rigiocarmi, al Bologna che mi aspettava a fine stagione, la carta della mia carriera..." Invece? "Invece andò diversamente. La società aveva ormai provveduto ad acquistare Claudio Maselli quale mio 'sostituto', mentre in panchina sedeva sempre Pesaola. Era chiaro che per me non c'era più spazio. A novembre mi cedettero al Brindisi, in serie B, ma non ero disposto, dopo tutti i sacrifici che avevo fatto a inizio carriera e ancora durante il lungo periodo della riabilitazione, ad accettare un declassamento che non trovava nessun riscontro sotto il profilo tecnico. Così, al termine di quella stagione in Puglia, piantai lì e decisi di voltare ancora pagina: restavo nel calcio, avrei fatto l'allenatore." Che ricordi le sono rimasti, fuori dal campo, di quegli anni? "Ricordi offuscati, grigi. Il calcio era ed è la mia vita - adesso faccio l'osservatore per la Under 21 di Gentile - quello che mi era capitato mi aveva segnato una volta per tutte...

    09 settembre 2006

    PREVENDITA!!!

    LA PREVENDITA CONTINUA FINO ALLE ORE 12 DI DOMANI!! RINGRAZIAMO LA SOCIETA' PER IL SEGNALE FORTE DI DISPONIBILITA' ED INVITIAMO TUTTI I CAVESI A RISPONDERE ACCORRENDO IN MASSA IN SEDE A FARE IL BIGLIETTO! GRAZIE PER AVERCI SMENTITI!!

    L’ultima volta fu contro il Licata

    di Vincenzo Paliotto

    Finalmente, dopo lo sfortunato esordio dello Zaccheria di Foggia, la Cavese inizia il proprio campionato di Serie C1 tra le mura amiche, incrociando le ambizioni dell’ostico Lanciano. Un evento atteso per lunghissimi anni dalla città di Cava de’ Tirreni, che torna, come più volte ripetuto, ad abbracciare questa categoria dopo venti anni esatti. C’era già stato ad agosto un antipasto gustoso di grande calcio con la Coppa Italia, che aveva portato nella valle metelliana il Lecce ed il Bologna, ma ora sono in arrivo i primi piatti. Un appuntamento rappresentato da questo campionato di cui spasmodicamente si attende l’inizio per una Cavese che vuole rifarsi del capitombolo di Foggia. Dunque, grossa attesa dovrebbe esserci per l’affluenza di pubblico, che le fonti accreditate stimano ad aggirarsi quantomeno sulle 5000 unità. Una cifra non azzardata, considerato il ritorno al seguito degli aquilotti anche di quei tifosi che negli ultimi anni avevano un po’ trascurato la maglia biancoblù. Ecco è proprio su questo aspetto che qui in redazione volevamo puntare il dito in maniera più energica e convinta. Diamo fiducia a questa Cavese, a questi giocatori, che vanno incontro ad un inizio i campionato difficile, senza lasciarci andare a facili critiche, gratuiti giudizi, avventate promozioni o bocciature. Pertanto tutta la tifoseria dovrà rimanere vicina alla squadra, anche se gli esordi non dovessero essere proprio proficui, per sfortuna o magari per l’inesperienza della nostra squadra. Amala di più la casacca biancoblù, e allora invitiamo il nostro fantastico popolo a gremire i gradoni del Lamberti e a sostenere i nostri colori per un’altra domenica fantastica. Domenica scorsa allo Zaccheria i nostri tifosi sono stati il vero spettacolo della partita. Sono rimasti a cantare e a festeggiare i propri giocatori che pure avevano perso in malo modo, condannati effettivamente da un episodio. Intanto, statistiche alla mano, la Cavese ha disputato la sua ultima partita casalinga nel Campionato di Serie C1 il 25 maggio del 1986. Nell’occasione ospitò il Licata emergente di un certo Zdenek Zeman. La partita finì 1 a 1 e per la Cavese marcò dagli undici metri Urban, anche se nell’aria aleggiava già il clima ostile del calcioscommesse. Ma anche questa è una vicenda che per fortuna non ci riguarda più.

    08 settembre 2006

    Tutti a fare il biglietto!!

    Andiamo tutti ad acquistare il biglietto e facciamolo in prevendita!! Troppe lamentele ci sono perventue circa la lentezza e l'inefficienza nel far sottoscrivere gli abbonamenti ai tifosi. Eppure sono soldi che incassate!!Mica ve li chiedono!! Con i tempi sempre più di carestia, la Cavese è forse l'unico settore di acquisti non indispensabili che ci fa tirare fuori i soldi con piacere e voi....non li volete!!! Che società disinteressata!! Poi non lamentatevi dei numeri scarsi!! Segnalateci eventuali disservizi, ma diteci anche se abbiamo capito male e smentiteci senza pietà!! E' quello che vogliamo. Grazie a tutti.

    06 settembre 2006

    Il prezzo della quarta stella!!

    Nella vita tutto ha un prezzo.

    Se la quarta stella dovesse costarci la qualificazione agli europei, poco male!! Le stelle sul petto si guadagnano troneggiando sul mondo intero, non già nel proprio continente!! Noi di stelle ne abbiamo quattro!! Secondi al mondo solamente al Brasile! Tutti noi Italiani possiamo continuare a tenere la testa alta ed avere pazienza! Aspettare che l'esperienza di Donadoni si esaurisca ed aprire una nuova pagina della nostra storia. Il grande Giacinto Facchetti è stato onorato in vita 45 giorni prima di lasciarci!! Egli è morto da quadricampione ed oggi gli hanno reso onore anche i francesi!! Come tutti i popoli guerrieri, hanno cavallerescamente applaudito il grande Giacinto! Noi li ringraziamo ma lasciamo Parigi da Campioni del Mondo!! Per ben quattro volte!! Non dimentichiamo mai l'immensa gioia di un mese e mezzo fa ed andiamo avanti!! Viva l'Italia. Sempre!

    05 settembre 2006

    Un'altra sfida da vincere:Le presenze allo stadio!!

    Dopo due anni esaltanti ed un nuovo ciclo ormai nel pieno del suo fulgore, la sconfitta di foggia non riesce ad intaccare la credibilità che la Cavese ha acquistato a suon di gol e di vittorie!

    Dobbiamo ora dimostrare con i fatti di essere una piazza degna almeno della C1!

    Ma con i fatti!

    I tifosi possono e devono fare una sola cosa: Sostenere la squadra!

    Domenica prossima contro Lanciano non dovranno esserci scuse di nessun tipo!!

    La vacanze sono finite, il tempo è bello, le partite iniziano alle 15 e non alle 14,30…insomma, allo stadio dovranno esserci almeno 5mila paganti!!

    Era facile l’anno scorso vantarsi di avere il maggior numero di presenze!

    Negli altri stadi andavano in 500 se tutto andava bene!

    Il girone meridionale ci impone di dare fiducia alla squadra ed alla società, perché hanno fatto i fatti e non le chiacchiere!!

    Ora tocca a noi dimostrare con i fatti di meritarci questa categoria!!

    Non aspettiamo i manifesti e le organizzazioni da serie “A”, per quelle ci vuole tempo…diamoci da fare, informiamoci e se possibile facciamo il biglietto in prevendita!

    In quanto alla società, spero che si riprenda l’antica e per nulla negativa abitudine di una volta di aprire i cancelli a 15 minuti dalla fine, quando ormai l’incasso è stato fatto e dare la possibilità di sostenere la squadra negli ultimi minuti a chi per motivi di giovane età o di indigenza non può assistere alla partita!

    Ricordiamo sempre che la Cavese è un bene di tutti!

    Tutti hanno diritto di sentirsene parte e tutti hanno il dovere di fare qualcosa per lei, a seconda delle proprie possibilità (ovviamente).

    Ora è finalmente giunta la grande occasione di dimostrare che Cava de’ tirreni è ancora una piazza che sebbene piccola demograficamente, riesce a fare dei miracolosi numeri sia in campo amico che fuori!

    In trasferta nulla da dire, ma in casa, mi addolora dirlo la situazione è un po’ deludente…

    Noi vi daremo notizia dell'inizio della prevendita nel momento in cui partirà, con gli orari ed i luoghi in cui potete recarvi per l'acquisto.

    Ci vediamo domenica!!

    04 settembre 2006

    Grazie mille!!

    Gagliarda prova degli aquilotti a Foggia!! La sconfitta è alquanto bugiarda se si pensa al buon gioco espresso ed alle occasioni mancate dai nostri.Assume invece più consistenza se si guarda alla maldestra uscita (inutile) di Mancinelli. Onore al Foggia che si è dimostrata squadra tosta in difesa ed opportunista e cinica quando si è trattato di approfittare dell'unica ghiotta occasione avuta.Ci consola il fatto che senza quel vistoso svarione, loro non avrebbero mai segnato... Grazie ai tifosi rossoneri che hanno esposto uno striscione con su scritto "Onore a Catello".... Grazie lo stesso e a domenica prossima con il Lanciano in casa!

    03 settembre 2006

    Comunicato...

    Durante la cronaca "La redazione" ha esposto le ragioni che l'hanno portata a mobilitarsi per dare a tutti i Cavesi che non erano allo "Zaccheria" la possibilità di seguire da una voce finalmente loro amica al 100% la partita della loro amata Cavese. Ecco il comunicato per intero....

    Questa iniziativa, per la prima volta dopo quasi sette mesi di vita dà voce alla “Redazione”.

    Ma il tutto non nasce per manìa di protagonismo o per sete di successi cittadini effimeri e poco significativi, ma nasce dall’ennesima dimostrazione della debolezza e della levità dell’informazione metelliana, ferma alla fine degli anni 70, sia dal punto di vista dei mezzi a disposizione, sia dal punto di vista dell’uso che di questi se ne fa.

    In questo caso non se ne è fatto alcuno di uso, in quanto nessuno ha acquistato, per la prima volta da quando ho memoria, il diritto di trasmettere la Cavese via etere!

    Tutto ciò ci rattrista ma ci “costringe” a reagire a modo nostro:Fare e non stare a guardare!!

    Mentre tutti coloro che dovrebbero dare voce al popolo bianco blù nel momento in cui questo si riunisce e non solo “a posteriori” ( che significa “dopo”, e non “da dietro” ) chiusi in un asettico studio televisivo, stanno zitti, noi parliamo e lo facciamo a modo nostro!

    Senza prenderci troppo sul serio ma senza scadere nel banale.

    Senza approfittare della situazione ma da buoni comunicatori.

    Il nostro sforzo, costato zero euro con il blog, 30 euro di artigianali attrezzature e 2 euro circa di telefonate per questa cronaca da foggia, è la dimostrazione che per fare comunicazione non c’è bisogno di andare in giro con esorbitanti contrattini pubblicitari senza alcun ritorno per chi paga, ma bisogna essere dei comunicatori!!

    Scusate l’immodestia ma noi crediamo di esserlo per dono di natura e vi comunichiamo che le nostre parole sono dirette a coloro che non possono recarsi in trasferta perché ammalati, perché non possono permetterselo, ai ragazzini che non hanno nessuno che li accompagna, ai cavesi che vivono fuori Cava e ai diffidati, ragazzi che stanno pagando le colpe di un sistema ormai marcio che coccola gli affamatori e gli sfruttatori della buona fede altrui e li punisce smisuratamente, bollandoli in modo ingiusto e sproporzionato.

    A questi ultimi, e per questa volta, in particolare agli amici Gino e Pasquale, va il nostro abbraccio e un arrivederci tra le gradinate del "Lamberti" per incoraggiare l’unica grande passione della loro e della nostra vita.

    Forza Cava!!

    Forza Cavese!!....

    Tornate a farci visita alle 24 per vedere il video dell'esodo bianco blu a foggia!!!

    02 settembre 2006

    RadioCronaca on line di Foggia - Cavese!!

    Da domani e per tutte le trasferte, "La Redazione" ha deciso di rendere un servizio a tutti coloro che vivono fuori Cava e non solo, visto che sembra che nessuno abbia acquistato i diritti radio per le radiocronache dell'amata squadra biancoblu....Domani i due inviati "crick" e "crock" vi racconteranno integralmente il match e vi faranno sentire il clima dello "Zaccheria"...Seguite le istruzioni di seguito e se ci sono problemi, da 15 minuti prima del match, fino alla fine, potrete mandare messaggi sulla chat di pal talk (se non sapete cos'è installate il programma e apparirà) e fate le domande al nostro staff tecnico in studio a Cava o lasciate un commento a questo post.....

    Fateci sapere come è andata e perdonateci eventuali imperfezioni dovute all'inesperienza e ai mezzi non proprio degni di Sky.... ...Questa è la pagina da cui scaricare il programma...
    basta premere dove c'è scritto "download",
    una volta premuto ti chiede se vuoi salvarlo sul disco fisso o eseguirlo, è lo stesso.
    una volta terminato il download avvia l'installazione.
    Primo passaggio, accettazione termini di utilizzo... accettare poi premere next
    secondo passaggio : "Options" in alto - scegli Standard Paltalk messenger will be install with the most common options - poi premere next
    si avvia il paltalk setup
    fino al completamento dell'installazione, poi premi Finish
    a questo punto ti dovrebbe partire in automatico il programma e se nn ricordo male ti si apre un pannello su cui scrivere/creare un nickname, quindi la password , infine ti chiede di inserire una domanda segreta da usare in caso di smarrimento psw...
    se ti accetta il nickname sei pronto per effettuare il login.
    fino a qui l'installazione e registrazione
    per invece arrivare alla "stanza" x la radiocronaca :
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    01 settembre 2006

    Un precedente felice in quel di Foggia

    di Vincenzo Paliotto... La Cavese all’esordio in questo campionato di Serie C1 è chiamata a scendere in campo sul prestigioso manto erboso del Pino Zaccheria di Foggia, uno degli stadi più belli d’Italia, tra l’altro teatro di una delle maggiori espressioni calcistiche dei nostri tempi come Zemanlandia. Un felice precedente ci collega alle sfide con i satanelli pugliesi. Infatti, nel fortunato campionato di Serie B del 1982/83, uno dei più belli della nostra storia, anche i metelliani di Santin esordirono a Foggia, portando a casa un redditizio 0 a 0. Agli ordini di Sguizzato di Verona i padroni di casa si schierarono con Laveneziana, De Giovanni (46’ Morsia), Maritozzi, Conca, Stimpfl, Sassarini, Gustinetti, Rocca, Bordon, Navone (67’ Caravella), Desolati. La Cavese rispose con Paleari, Gregorio, Pidone, Bitetto, Guida, Guerini, Puzone, Piangerelli (46’ Cupini), Di Michele, Pavone, Bilardi (73’ Tivelli). Era il 12 settembre del 1982, proprio qualche settimana dopo lo strepitoso Mundial vinto in Spagna dai cavalieri di Re Enzo Bearzot. Una coincidenza che si presenta anche in questa occasione dopo il Mondiale vinto in Germania dalla squadra di Marcello Lippi. La partita si chiuse a reti inviolate, ma la gara fu ricca di spunti, tanto da intravedere una Cavese spigliata e promettente, che avrebbe disputato un grandissimo campionato quasi fino ad arrivare alle soglie della Serie A. Discorso, invece, non valido per i dauni che al termine della stagione retrocessero in C1 in compagnia del Bari, della Reggiana e del Bologna. Una sfida, comunque, importante che si è giocata molte volte anche nei tornei di terza serie con una rivalità radicata. Ad ogni modo, in 9 partite disputate allo Zaccheria la Cavese non ha mai fatto bottino pieno, non riuscendo mai a battere in Puglia i satanelli. Una sfida bella sicuramente anche tra le due passionali tifoserie. I foggiani hanno il morale carico per una squadra allestita per la vittoria del campionato, i biancoblù si presenteranno in un numero consistente e colorati alla loro maniera. Speriamo che a vincere sugli spalti siano soprattutto loro per una prima domenica di campionato di festa.